Rassegna stampa africana: nuova tregua in Sudan, tempo di negoziati

In Sudan la guerra civile, scoppiata ormai due mesi fa, continua a imperversare, ma la novità di questa settimana è la tregua di 24 ore annunciata da entrambe le parti in causa nella giornata di venerdì, e andata avanti fino alla mattina di domenica. Come riporta Sudan Tribune, il cessate il fuoco ha avuto anche lo scopo di garantire la libera circolazione e la fornitura di assistenza umanitaria, cruciale in tutto il paese. Di nuovo Sudan Tribune scrive anche della missione di pace dell’IGAD (Intergovernamental Authority on Development) per cercare di trovare una soluzione al conflitto, capitanata dal presidente keniota William Ruto e dal suo omologo del Sud Sudan Salva Kiir.

Africanews racconta come il governo sudanese abbia dichiarato l’inviato delle Nazioni Unite nel paese, Volker Perther, persona non grata, dopo averlo accusato per diverse di essere responsabile della guerra in corso. I combattimenti sono scoppiati il giorno in cui i due generali rivali dovevano incontrarsi per i negoziati volti ad integrare l’RSF nell’esercito regolare, come l’ONU aveva richiesto per settimane. Africa ExPress, infine, scrive dell’evacuazione della Maygoma House, il più grande orfanotrofio di Khartoum, dove l’impossibilità per il personale di recarsi sul posto di lavoro a causa dei bombardamenti ha causato nelle scorse settimane la morte per fame di più di cinquanta bambini.

Le proteste in Senegal, la fine del Covid in Burkina Faso

In un articolo su France Inter tradotto per l’Italia da Internazionale, Pierre Haski racconta delle proteste successive alla condanna dell’oppositore Ousmane Sonko, che hanno coinvolto diversi giovani e causato un’ondata di violenze che ha provocato 16 morti, 500 arresti e il blocco della rete internet. Haski prova inoltre a ricostruire il processo che ha portato il Senegal, per molto tempo considerato “uno dei pochi stati democratici dell’Africa”, a “quella che l’intellettuale senegalese Felwine Sarr ha definito ‘lenta discesa’ verso ‘l’indebolimento e l’erosione delle conquiste democratiche senegalesi’”.

Africa24Tv, invece, scrive della revoca delle restrizioni contro il Covid-19 in Burkina Faso. Una decisione che arriva dopo il moltiplicarsi delle campagne di vaccinazione, lanciate nel marzo 2023, che hanno permesso alle autorità sanitarie di ridurre considerevolmente il numero di casi di Covid-19. Ciò dovrebbe, auspicabilmente, permettere di rilanciare l’attività turistica, che nel 2020 è crollata del 23,5% a causa della pandemia. Con questa misura, il governo intende diversificare l’attività turistica riducendo le condizioni di ingresso e di uscita sull’intero territorio nazionale.

Diplomazia: la Lega Araba e il Marocco in Libia, l’Unione Africana tra Mosca e Kyiv

Dopo due settimane di discussioni, iniziate a Bouznika in Marocco il 22 maggio, la Commissione mista proveniente dal parlamento e dall’alto consiglio di stato libico, incaricata dell’elaborazione delle leggi elettorali in Libia, è giunta alla firma di un accordo sullo svolgimento di elezioni legislative e presidenziali nel paese. Ne parla Africa24Tv, aggiungendo che il segretario generale della Lega degli Stati arabi, Ahmed Abou El Gheit, ha elogiato gli sforzi del Marocco; così come anche il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, si è congratulato attraverso un tweet con il Marocco per la sua facilitazione.

Le Point Afrique, infine, scrive della proposta dell’Unione Africana di fare da mediatrice per arrivare ad una soluzione per il conflitto tra Russia e Ucraina. Un comunicato del portavoce del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato una missione che vedrà sei capi di Stato africani recarsi, a metà giugno, sia in Russia che in Ucraina. “Noi africani potremo esprimere il nostro punto di vista su come percepiamo l’impatto di questa guerra sull’Africa per quanto riguarda i prezzi alimentari, i prezzi dei cereali e il carburante”, ha dichiarato Ramaphosa, sottolineando l’impatto notevole, più che per qualsiasi altro continente, che l’invasione russa ha avuto sul continente africano.

Foto di copertina EPA/STRINGER

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