Il governo ucraino ha rivendicato la “completa liberazione della regione di Kiev”. La ritirata delle truppe russe rappresenta anche una conferma del cambio di strategia di Vladimir Putin in Ucraina. Il passaggio dell’esercito russo ha lascia dietro di sé esecuzioni sommarie di civili a Bucha: venti cadaveri in abiti civili allineati in una strada e oltre 300 morti seppelliti in fosse comuni sono stati ritrovati dopo la ritirata dell’esercito. Mentre la Russia viene accusata di crimini di guerra, le condanne dei massacri nella regione di Kyiv sono arrivate da tutti leader occidentali.
In questo podcast Nathalie Tocci, direttrice dello Iai, parla degli avvenimenti di Bucha, massacri di civili che rivelano la vera natura della guerra della Russia in Ucraina: un motivo che dovrebbe mobilitare l’Unione europea a procedere con l’embargo totale delle fonti energetiche russe, a costo di pagare un grosso prezzo economico.
Foto di copertina ANSA/Tpyxa