Rapporto IAI politica estera 2021: Il governo Draghi e i rapporti con la Russia prima della guerra in Ucraina

I rapporti del governo Draghi con la Russia si sono sviluppati attorno a due punti essenziali: la necessità di mantenere un dialogo con il Cremlino e la contemporanea promozione e difesa dei diritti. In campo economico, le relazioni tra i due paesi hanno continuato a svilupparsi, facendo registrare una crescita importante sia nell’interscambio che nell’export italiano. Italia e Russia hanno inoltre inaugurato un dialogo sull’emergenza climatica, sulla situazione in Afghanistan, e adottato una posizione comune sul processo di pace in Libia.

Al tempo stesso, il governo si è progressivamente allineato con la posizione europea e statunitense in merito ai principali dossier concernenti l’Europa orientale e la Russia (dalla Bielorussia all’Ucraina, dal caso Navalny alla difesa più generale dei diritti nello spazio post-sovietico) prendendo, dunque, le distanze da Mosca. Tale approccio, in linea con la posizione europeista e atlantista di Draghi, segna una rottura rispetto al secondo governo Conte, che aveva ricercato un atteggiamento più accomodante con il Cremlino in nome di interessi economici ed energetici.

*L’articolo completo di Nona Mikhelidze fa parte del report IAI “Il governo Draghi e il nuovo protagonismo internazionale dell’Italia”, consultabile integralmente qui

Foto di copertina EPA/MIKHAIL KLIMENTYEV/KREMLIN POOL

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