Il messaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani al premio Iai 2022

Pubblichiamo il testo del videomessaggio inviato dal Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani in occasione del Premio Iai 2022

Ringrazio l’Istituto Affari Internazionali, in particolare il Presidente dell’Istituto Affari Internazionali Ferdinando Nelli Feroci e il Direttore Nathalie Tocci, e saluto tutti i giovani partecipanti a questa quinta edizione del Premio IAI “Giovani talenti per l’Italia, l’Europa e il mondo”, iniziativa che la Farnesina è orgogliosa di sostenere. 

Quest’anno, alla luce delle conseguenze dirompenti dell’ingiustificata e illegale aggressione russa contro l’Ucraina, vi è stato chiesto di riflettere sul ruolo dei confini, sul loro valore e sulle sfide che essi pongono. Viviamo in un mondo interconnesso, attraversato da minacce transnazionali – come il terrorismo – e interessato da transizioni di scala globale, come quelle climatica e digitale. Ne abbiamo avuto prova con l’emergenza pandemica. I nostri confini non sono serviti a fermare il virus, anzi, nelle prime fasi della crisi le divisioni e la competizione tra Paesi hanno reso più complessa la risposta all’emergenza.

Al contempo, l’esperienza della pandemia ci ha mostrato la via per governare questa interdipendenza, senza però subirla. 

La cooperazione e la solidarietà internazionale, che anzitutto l’Unione Europea e i suoi Stati membri sono riusciti a mettere in campo, hanno consentito di unire le forze per rispondere all’emergenza sanitaria e mitigare gli effetti di una recessione economica diffusa. Il sostegno europeo e il lancio di Next Generation EU – uno strumento inedito che guarda proprio alle nuove generazioni – hanno consentito agli Stati Membri di sviluppare una maggiore resilienza di fronte alla crisi. Da soli, ciascuno dentro i propri confini, non ce l’avremmo mai fatta.

Sfide comuni richiedono risposte comuni. Per l’Unione Europea e i suoi Stati membri si tratta della capacità di far valere, nei confronti dei terzi, il peso negoziale notevolissimo che abbiamo quando siamo uniti. Allargando lo sguardo, è attraverso la collaborazione internazionale, attraverso un multilateralismo efficace, che saremo in grado di trovare soluzioni alle più pressanti questioni globali, a partire dai cambiamenti climatici.

Il fondamento di questa collaborazione è il rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale e della convivenza pacifica tra Stati. 

L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina rappresenta una violazione di norme essenziali che tutti i Paesi sono chiamati a rispettare. È stato negato il diritto del popolo ucraino a godere delle proprie libertà e della propria democrazia. Non può esistere però pace senza giustizia.

Non può esistere giustizia senza il rispetto delle regole e dei diritti che ci siamo dati democraticamente. Tanto a livello nazionale come a livello internazionale. Per questo la risposta dell’Italia, con l’Unione Europea, con i nostri alleati e partner, è una risposta ferma e coesa a sostegno dell’Ucraina e del suo popolo e a difesa dei valori di libertà e democrazia.

In uno scenario internazionale così profondamente mutato e mutevole, ragioniamo oggi sull’importanza di una maggiore autonomia strategica, sul rientro delle produzioni, sulla coesione delle nostre alleanze internazionali, nella consapevolezza non solo delle opportunità offerte dalla globalizzazione ma anche dei rischi cui l’interdipendenza espone la nostra sicurezza, stabilità e prosperità.

Lo hanno dimostrato in questi mesi le gravi conseguenze del conflitto in Ucraina sul piano energetico e alimentare. Conseguenze che si stanno estendendo ben oltre i confini di quel Paese, interessando tutti e soprattutto i Paesi più vulnerabili, nel Mediterraneo, in Africa.  

La definizione di “confine” è destinata ancora a mutare. Il futuro – che apparterrà a voi giovani – sarà caratterizzato dagli effetti di una tecnologia sempre più avanzata, capace di produrre conseguenze di decisioni locali anche in luoghi lontanissimi e su popolazioni molto diverse. 

Per questo la riflessione su questi temi deve vedervi protagonisti, alla ricerca di soluzioni e strumenti innovativi che consentano di governare la complessità, aumentando la resilienza delle nostre società. Con questo auspicio, vi auguro di continuare ad alimentare la conoscenza, con la passione e la voglia di partecipazione che avete mostrato nella cornice di questa iniziativa.

Auguri e congratulazioni per la qualità dei vostri contributi.

Foto di copertina ANSA/ANGELO CARCONI

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