L’impegno delle donne per l’Ucraina democratica

Il popolo  ucraino sta dando una forte lezione al mondo intero. Una lezione su cosa significhi lottare per la libertà e la democrazia. La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina ha messo in pericolo milioni di persone innocenti e ha minato le basi dell’ordine internazionale, rimodellando radicalmente la sicurezza e la politica europea.

La voce delle donne ucraine

Le donne in tutta l’Ucraina, dalle politiche e diplomatiche, alle esperte della società civile, alle reginette di bellezza, alle casalinghe, alle artiste tutte hanno preso le armi per difendere il loro paese. Hanno catturato con forza l’attenzione per incrementare la consapevolezza internazionale e per difendere il loro stile di vita democratico, per difendere la loro e la nostra libertà. Le donne ucraine hanno guadagnato una voce forte nel conflitto, e questa è la voce che il mondo sente oggi mentre proteggono le loro famiglie e il loro paese nella lotta per la libertà e la democrazia.

La Rivoluzione della Dignità del 2013-2014 ha riunito centinaia di migliaia di ucraini che manifestavano un forte desiderio di far parte dell’Europa democratica. Al centro della Rivoluzione c’erano le donne che costituivano più della meta dei manifestanti. Le donne erano sia in prima linea nelle manifestazioni, ma anche a sostengo della Rivoluzione svolgendo compiti critici, come fornire cibo e forniture mediche, raccogliere fondi, pattugliare le barricate e fornire servizi legali, solo per citarne alcuni.

Mentre l’Ucraina ha attraversato cambiamenti drammatici e riforme democratiche, nel novembre 2014 c’erano 47 donne elette democraticamente nel parlamento ucraino. Sebbene storicamente fosse un record politico per l’Ucraina, le donne costituivano solo l’11% del parlamento.  Il loro impegno è stato fondamentale per una serie di riforme positive. Il numero delle donne è cresciuto notevolmente alle elezioni del 2019 fino al 20%, una dimostrazione di un ruolo maggiore nella società.

Le donne ucraine sono state fondamentali per contrastare l’aggressione russa dal 2014. Ora costituiscono il 20% delle forze armate ucraine e, in base ad una nuova legge, si sono garantite uguali diritti con gli uomini. Altre donne prestano servizio nelle forze dell’ordine e in altre agenzie del settore della sicurezza, dimostrando grande impegno e competenza. Con l’amministrazione Zelensky c’è stato un aumento qualitativo del numero di donne in posizioni ministeriali di alto livello.

Tra donne militari e società civile

Il sanguinoso conflitto nell’Ucraina orientale con oltre 2 milioni di profughi interni (IDP) ha avuto un impatto sproporzionato sulle donne, che non hanno perso la voglia di combattere. In Ucraina abbiamo visto dei cambiamenti tremendi guidati da donne coraggiose che stanno contribuendo per il futuro del Paese. La nuova legislazione approvata dal parlamento nel gennaio 2022, consente alle donne di prestare servizio nelle Forze di Difesa Territoriali. Sebbene molto dibattuto pubblicamente, questo è uno sviluppo positivo che cambierà la mentalità e sposterà le tradizionali norme di genere riconoscendo e apprezzando che le donne sono al centro delle cause nazionali. Donne parlamentari che hanno promosso la legislazione sulle unità di difesa territoriali, sono essi stesse in prima linea della Guerra.

Dall’altra parte, la società civile ucraina è stata uno dei motori chiave per gli sviluppi democratici del paese. Pochi giorni fa, i leader della società civile ucraina hanno firmato la Dichiarazione di Kiev chiedendo più sostegno internazionale. Questo accadeva mentre venivano bombardati dai missili russi. Scegliendo libertà e democrazia al posto dell’autoritarismo, vale la pena sottolineare che in questa campagna di diplomazia pubblica quasi il 50% dei 94 firmatari sono donne.

Questa crisi è al di là dell’immaginazione e ha già conseguenze catastrofiche. Ma quello che rimane è è il ruolo inestimabile delle donne nel guidare e sostenere la resistenza ucraina, impugnando armi, microfoni, sostenendo lo sforzo bellico, provvedendo alle loro famiglie e assumendosi la responsabilità dei loro figli mentre cercano rifugio in altri paesi.

Andando avanti, le istituzioni internazionali come le Nazioni Unite, la Nato e l’Osce dovrebbero prestare un’attenzione molto più forte a questa tragica crisi umanitaria con un monitoraggio speciale su come stia colpendo le donne. Far sentire la loro voce è un imperativo strategico. Le donne leader nel governo e nella società civile devono essere al centro della risoluzione di questo conflitto e della ricostruzione democratica postbellica di un’Ucraina democratica.

Foto di copertina Instagram/Iryna Vereshchuk

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