Pubblicato il rapporto annuale sulla protezione dei civili nei conflitti armati: a Gaza una catastrofe umanitaria

Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha trasmesso al Consiglio di sicurezza, il 15 maggio, il rapporto annuale sulla protezione dei civili nei conflitti armati (protezione dei civili). Sono ben 120 i conflitti in corso, con catastrofi umanitarie e palesi violazioni del diritto internazionale umanitario che hanno causato “un immenso tributo umano”. È il caso della Striscia di Gaza che appare, allo stato, la più grave per il numero di civili colpiti. Questi alcuni dati: 12.035 i bambini e 492 gli insegnanti uccisi e l’88% delle scuole danneggiate; il 70% di tutte le infrastrutture è stato lesionato o distrutto; l’86% della popolazione è alle prese con la fame e con una situazione di insicurezza alimentare senza precedenti. Numerosi i blackout in quella zona nel 2024 e altissimo il numero degli sfollati, senza un posto sicuro dove rifugiarsi, che ha raggiunto quota 1,9 milioni ossia il 90% della popolazione. Senza dimenticare che a Gaza ci sono stati circa 300 attacchi che hanno danneggiato gravemente le strutture ospedaliere e lasciato sul territorio tonnellate di residui pericolosi per la salute umana. Nel rapporto si sottolinea che migliaia di palestinesi sono stati privati della libertà senza accuse e senza processo.

Tra le vittime, tanti giornalisti

Nel complesso, nel 2024, sono stati 36.000 i morti tra i civili (+7,5% rispetto al 2023) in 14 conflitti armati e tra questi sono stati particolarmente colpiti i giornalisti. Il 2024, infatti, è stato l’anno con il numero più alto di morti tra i reporter che ha raggiunto la cifra di 53 giornalisti uccisi nel corso di conflitti rispetto ai 35 dell’anno precedente. A Gaza sono stati uccisi 20 giornalisti, il numero più alto da decenni.

Il ruolo delle tecnologie

La parte III del documento è dedicata alle nuove tecnologie che hanno mostrato sia grandi benefici sia grandi rischi.

Professore ordinario di diritto internazionale, giornalista pubblicista e avvocato. Collabora abitualmente con Il Sole 24 ore e il settimanale giuridico Guida al diritto.

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