Le priorità del nuovo Parlamento in politica estera, secondo gli italiani

Oggi, con la prima riunione delle Camere elette il 25 settembre, comincia la XIX legislatura. Ma quali sono, secondo gli italiani, i compiti più importanti del nuovo Parlamento in materia di politica estera?

Anticipiamo alcuni dati tratti dall’edizione 2022 del periodico sondaggio Iai-Laps sulla politica estera di prossima pubblicazione.
In una lista di undici grandi sfide, il 23% degli intervistati indicano l’autonomia energetica come quella prioritaria per il Parlamento appena eletto, prima ancora del sostegno all’economia (20%), del contrasto all’emergenza climatica e della lotta alla povertà (13% in entrambi i casi). Ancora più in basso nella scala delle priorità risultano la salute pubblica (8%), l’uguaglianza di genere, le politiche migratorie e di asilo, la tutela dei diritti umani, la difesa e sicurezza dell’UE (4% in tutti i casi), la lotta al terrorismo e al crimine organizzato (3%) e l’aiuto ai paesi in via di sviluppo (2%).

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Questo dato è in linea con quello relativo all’opinione sui più importanti interessi nazionali: al primo posto gli italiani indicano la garanzia dei rifornimenti energetici (53%), nettamente prima del controllo dei flussi migratori (14%) e della tutela del diritto internazionale (12%).

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Alla domanda su quanta influenza abbiano le varie istituzioni italiane sulla politica estera del Paese, gli intervistati collocano il Parlamento all’ultimo posto, insieme al Ministero dell’Interno (47% degli intervistati risponde “molta influenza”), nonostante il ruolo centrale svolto dalle Camere in alcune decisioni importanti, come la ratifica dei trattati internazionali e il finanziamento delle missioni internazionali.

Pesa probabilmente il fatto che, in molti casi, queste decisioni non sono prese dopo un dibattito adeguato in sede parlamentare. Nettamente più influenti gli italiani considerano il presidente del Consiglio (67%), il ministro degli Esteri (58%), il presidente della Repubblica e Ministro della Difesa (entrambi 53%). Alla domanda sull’influenza che le stesse istituzioni nazionali dovrebbero avere sulla politica estera, il Parlamento non va oltre la penultima posizione.
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Questo articolo anticipa alcuni risultati dell’edizione 2022 del periodico sondaggio sugli italiani e la politica estera promosso dall’Istituto Affari Internazionali e dal Laboratorio Analisi Politiche e Sociali (Laps) dell’Università di Siena, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il rapporto di ricerca completo verrà presentato durante un webinar organizzato dallo IAI il 20 ottobre 2022. L’indagine è stata condotta dal LAPS tra il 7 e il 13 settembre 2022 su un campione di 3.021 individui di nazionalità italiana di età eguale o superiore ai 18 anni, aventi accesso ad Internet; moduli diversi sono stati sottoposti a tre sotto-campioni di circa mille rispondenti ciascuno

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