Attentato al Primo Ministro Fico: un attacco senza precedenti

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha lottato tra la vita e la morte nell’ospedale di Banska Bystrica, dopo essere stato colpito da diversi proiettili in quello che il governo ha definito un assalto politico. “Durante la notte i medici sono riusciti a stabilizzare le sue condizioni. Purtroppo le condizioni sono ancora molto gravi, perché le ferite sono complicate”, ha dichiarato Robert Kalinak, suo vice e ministro della Difesa. “Quello che è successo è un attacco politico. È assolutamente chiaro e dobbiamo reagire a questo”, ha aggiunto.

I filmati degli eventi subito dopo la sparatoria, avvenuta in seguito alla riunione di governo a Handlova, mostrano gli agenti di sicurezza che afferrano da terra il primo ministro ferito e lo fanno salire su un’auto nera che si allontana a tutta velocità. Altri poliziotti hanno invece arrestato un sospetto sul marciapiede nelle vicinanze.

Un attacco senza precedenti

I media hanno riferito che il presunto assassino era uno scrittore di 71 anni, ma la polizia non ha fatto i nomi dei sospettati. “Non ho assolutamente idea di cosa stesse pensando mio padre, di cosa stesse pianificando, del perché sia successo”, ha dichiarato il figlio del presunto sospettato al sito di notizie slovacco aktuality.sk.

L’analista Grigorij Meseznikov ha dichiarato che “non c’è stato nessun (precedente) attacco a nessun ministro o primo ministro in Slovacchia”. “Ricordo solo il caso dell’ex ministro dell’Economia Jan Ducky, ucciso a colpi di pistola nel 1999”, ha aggiunto. “Ma non era più politicamente attivo quando è stato ucciso”.

La condanna dei leader politici

I leader mondiali hanno reagito con shock e condanna all’accaduto. Primo fa tutti, il presidente eletto della Slovacchia e alleato di Fico, Peter Pellegrini, ha dichiarato di aver appreso con orrore la notizia della sparatoria: “Un attentato a uno dei più alti funzionari costituzionali è una minaccia senza precedenti per la democrazia slovacca”, ha aggiunto.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito la sparatoria un “orribile atto di violenza”, aggiungendo che lui e la first lady Jill Biden “stanno pregando per una pronta guarigione, e i nostri pensieri sono con la sua famiglia e il popolo slovacco”. Solidarietà e condanna vengono anche dal portavoce del ministero degli esteri cinese Wang Wenbin e dal capo della Nato Jens Stoltenberg. “I pensieri delle Nazioni Unite sono con il Primo Ministro”, ha affermato il portavoce del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “dovrebbero essere fatti tutti gli sforzi per garantire che la violenza non diventi la norma in nessun paese, forma o sfera”, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha definita l’attacco un “crimine odioso”: “Conosco Robert Fico come un uomo coraggioso e dallo spirito forte. Spero vivamente che queste qualità lo aiutino a resistere a questa situazione difficile”.

La leader dell’Ue, Ursula von der Leyen, ha condanno fortemente il “vile attacco. Tali atti di violenza non hanno posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso”. Anche i singoli leader politici dell’Unione si sono espressi in una generale condanna dell’accaduto: Macron, Sunak e Sanchez hanno offerto solidarietà alla sua famiglia e al popolo slovacco,. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, profondamente scioccato dalla notizia, chiede anche di porre fine alla “violenza nella politica europea”. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer riporta la solidearietà del suo Paese che dice no alla violenza: “Il tentato omicidio del mio collega slovacco Robert Fico mi sconvolge profondamente. Solo pochi giorni fa abbiamo parlato al telefono e discusso intensamente di questioni di sicurezza”.

Anche “l’India è solidale con il popolo della Repubblica Slovacca”, ha affermato Il primo ministro indiano Narendra Modi, mentre il ministero degli esteri iraniano condanna l’accaduto augurano una “buona salute e una pronta guarigione”. 

Fico e la politica estera a favore del Cremlino

Fico, il cui partito Smer-SD ha vinto le elezioni generali lo scorso settembre, è un quattro volte primo ministro e un veterano della politica. Dopo aver guidato il governo nel 2006-10 e nel 2012-18, è stato costretto a dimettersi in seguito all’omicidio di un giornalista investigativo che ha rivelato la corruzione ad alto livello e ha scatenato il sentimento antigovernativo.

Tornato in carica lo scorso ottobre, Fico ha fatto una serie di commenti che hanno inasprito i legami tra la Slovacchia e la vicina Ucraina, mettendo in discussione la sua sovranità e chiedendo un compromesso con la Russia.

Accusato di aver influenzato la politica estera del suo Paese a favore del Cremlino, dopo la sua elezione, la Slovacchia ha smesso di inviare armi all’Ucraina. Durante la campagna elettorale si è impegnato a non fornire a Kyiv “un solo proiettile”.

Ha anche scatenato proteste di massa in seguito a cambiamenti controversi, tra cui una legge sui media che, secondo i critici, minerà l’imparzialità della televisione e della radio pubbliche.

In una conferenza stampa dopo la sparatoria, il deputato Lubos Blaha, del partito di Fico, si è scagliato contro i critici del primo ministro. “La colpa è vostra, dei media liberali e dei politici progressisti. Robert Fico sta lottando per la sua vita a causa del vostro odio”, ha detto Blaha.

© Agence France-Presse

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