La partecipazione di un gruppo di giovani donne della Young Women and Next Generation Initiative (YWNGI) alla conferenza annuale dell’EUNPDC ha portato una ventata di freschezza all’incontro degli esperti di alto livello nel campo del disarmo e della non proliferazione nucleare. Il programma di tutoraggio Young Women in Non-Proliferation and Disarmament (YWNPD), nato nel 2021 nell’ambito dell’EUNPDC, giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Gestito dall’Istituto Affari Internazionali e dal Centro di Vienna per il Disarmo e la Non-Proliferazione (VCDNP), il programma abbina 20 giovani donne a esperti affermati del settore. Oltre a costruire relazioni di mentorship, le partecipanti hanno l’opportunità di prendere parte a conferenze, seminari, eventi sociali, e di accedere a opportunità di networking e di sviluppo professionale. L’obiettivo principale è guidare gli studenti nel percorso verso una carriera nel settore, valorizzando le loro competenze e la conferenza annuale dell’EUNPDC è stata un’ottima occasione. L’iniziativa YWNGI rappresenta un buon esempio del crescente impegno internazionale per la formazione dei giovani nel campo del disarmo nucleare. Tuttavia, sono necessari molti più sforzi e su scala molto più ampia. È fondamentale riconoscere il ruolo cruciale dei giovani nella sensibilizzazione e nello sviluppo di nuovi modi per ridurre le minacce delle armi di distruzione di massa e delle armi convenzionali, compresa la loro proliferazione.
Nonostante l’aumento delle minacce e dei rischi legati all’uso delle armi nucleari, le politiche di disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione appaiono distanti dalla vita quotidiana dei giovani. Le nuove generazioni sono maggiormente interessate ai cambiamenti climatici e alle questioni ambientali, alla sostenibilità e allo sviluppo economico, alla giustizia sociale, alle disuguaglianze e ai rischi legati alle tecnologie emergenti. Spesso, i giovani si avvicinano al disarmo attraverso la partecipazione a movimenti sociali, campagne di sensibilizzazione e la definizione di politiche relative a questi temi. Tuttavia, negli ultimi due anni abbiamo assistito a una ripresa degli sforzi per migliorare l’educazione e l’impegno dei giovani nel campo del disarmo e della non proliferazione nucleare.
I primi passi verso un’educazione al disarmo
L’educazione al disarmo è da tempo riconosciuta come un elemento fondamentale per promuovere una cultura di pace e della non violenza e per far progredire gli obiettivi delle Nazioni Unite in materia di disarmo e controllo degli armamenti. Nel 1978, il documento finale della Prima Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul Disarmo (SSOD I), la prima dedicata al disarmo, invitava i governi, le istituzioni non governative e internazionali ad adottare misure per sviluppare programmi di educazione alla pace e al disarmo a tutti i livelli. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stato il primo forum internazionale a dichiarare l’urgenza del disarmo. Il documento finale sottolinea l’importanza di due aspetti dell’educazione – l’insegnamento e la ricerca – nel plasmare il futuro del disarmo.
La Campagna Mondiale per il Disarmo delle Nazioni Unite fu lanciata nel 1982 durante la Seconda Sessione Speciale sul Disarmo (SSOD II). Gli obiettivi della Campagna erano: informare, educare e generare comprensione e sostegno per gli obiettivi delle Nazioni Unite in materia di controllo degli armamenti e disarmo.
Nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò anche la Risoluzione 44/123 intitolata “Educazione al disarmo”, che invitava gli Stati membri e le organizzazioni internazionali governative e non a informare il Segretario Generale dei loro sforzi per sviluppare programmi di educazione alla pace e al disarmo a tutti i livelli. Purtroppo, nonostante questi primi sforzi delle Nazioni Unite per attirare l’attenzione della comunità internazionale, alla fine degli anni ‘90 si registravano pochi segni di reale progresso.
La mancanza di progressi ha spinto l’Assemblea Generale a chiedere al Segretario Generale delle Nazioni Unite di preparare, con il supporto di un gruppo di esperti governativi qualificati, uno studio sull’educazione e la formazione al disarmo e alla non proliferazione. Lo studio che ne è scaturito e il Rapporto del Segretario Generale del 2002 hanno fornito una prima definizione e l’obiettivo generale dei programmi di istruzione e formazione in questo campo, oltre ad alcune raccomandazioni su varie questioni che dovevano essere affrontate. L’educazione al disarmo basata sullo studio del 2002 si è concentrata maggiormente sulle attività programmatiche rispetto alla campagna di mobilitazione pubblica degli anni ‘80, ma la programmazione sostanziale è ancora scarsa. Un esercizio di mappatura interno all’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari del Disarmo (UNODA), condotto nel 2021 e che ha portato all’adozione della Strategia di Educazione al Disarmo nel 2022, ha riconosciuto alcune carenze: le iniziative di educazione al disarmo rimangono in gran parte ad hoc, mancano di coordinamento e di una direzione chiara e sono guidate da finanziamenti limitati e da partenariati esistenti. Secondo l’UNODA, ciò ha portato a lacune e duplicazioni, nonché a uno squilibrio geografico nell’approccio internazionale all’educazione.
Obiettivi e sfide delle nuove strategie educative a livello internazionale
Le carenze hanno iniziato a essere riconosciute e affrontate nel 2018 con l’Agenda delle Nazioni Unite per il Disarmo, l’iniziativa Youth4Disarmament 2019 e la Strategia di Educazione al Disarmo 2022. Lo scopo principale dell’Agenda, intitolata Securing Our Common Future, era quello di generare una nuova prospettiva e di esplorare le aree in cui era necessario un dialogo serio per riportare il disarmo al centro degli sforzi comuni delle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affrontato specificamente il tema dell’educazione al disarmo come contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).
Il coinvolgimento significativo dei giovani rimane una priorità chiave dell’UNODA. Nel 2019, l’ufficio ha lanciato la sua iniziativa di punta per i giovani, Youth4Disarmament, con l’obiettivo di mettere in contatto persone geograficamente diverse con esperti per apprendere le sfide della sicurezza internazionale. Attraverso una serie di iniziative educative personalizzate sul disarmo, l’ONU cerca di dotare i giovani delle conoscenze e delle capacità di leadership necessarie per promuovere gli obiettivi di disarmo e non proliferazione. Le iniziative in corso comprendono la serie Leaders to the Future (L2F) e il Youth Leader Fund for a World without Nuclear Weapons.
Nell’ottobre del 2022, vent’anni dopo la pubblicazione dello studio delle Nazioni Unite sull’educazione al disarmo, la Prima Commissione dell’Assemblea Generale ha ribadito l’invito a porre l’accento sulle politiche e sui programmi di educazione al disarmo da parte di diversi soggetti interessati. La sessione del 2022 della Prima Commissione ha visto anche l’adozione consensuale di una nuova risoluzione che istituisce il 5 marzo come Giornata internazionale per la consapevolezza del disarmo e della non proliferazione, sottolineando ulteriormente l’urgente necessità dell’educazione al disarmo e il ruolo di diversi attori in quest’area.
La prima Strategia di Educazione al Disarmo dell’UNODA, pubblicata nel dicembre 2022, ha sottolineato la necessità di un’educazione al disarmo autorevole, di ampio respiro e inclusiva. Sebbene i destinatari dell’educazione al disarmo dell’UNODA includano una vasta gamma di soggetti, le donne, i giovani, i rappresentanti dei media e le organizzazioni non governative sono stati riconosciuti come importanti gruppi target degli sforzi di educazione al disarmo e di empowerment. L’UNODA ha deciso inoltre di dare priorità al rafforzamento dell’educazione al disarmo nelle università, ampliando al contempo gli sforzi per coinvolgere il pubblico più giovane attraverso iniziative più ampie di educazione alla pace e opportunità di educazione informale.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha inoltre riaffermato l’importanza e il contributo positivo dei giovani attraverso il sostegno unanime alla risoluzione biennale sui Giovani, il Disarmo e la Non proliferazione adottata nel 2019 e nel 2021. Grazie alla sua adozione, gli Stati membri, le Nazioni Unite, le agenzie specializzate competenti e le organizzazioni regionali e subregionali sono incoraggiati a promuovere la partecipazione dei giovani nel campo del disarmo e della non proliferazione.
Per quanto riguarda l’Unione europea, l’importanza di quest’area di impegno è stata dimostrata dalla co–sponsorizzazione comune dell’Ue della risoluzione 76/45 dell’Assemblea Generale. Nell’ottobre 2022, il Consiglio dell’Ue ha adottato un Piano d’azione per i giovani per il periodo 2022-2027 per il Servizio europeo per l’azione esterna. Si tratta del primo quadro politico dell’Ue per un partenariato strategico con i giovani di tutto il mondo per costruire un futuro più resiliente, inclusivo e sostenibile. La Young Women and Next Generation Initiative rappresenta solo uno dei tanti esempi di come l’Unione Europea stia promuovendo l’educazione al disarmo e alla non proliferazione tra i giovani attraverso le attività dell’EUNPDC.