Martedì 8 agosto ricorre il quindicesimo anniversario dell’invasione russa dell’Ossezia del Sud, un evento cruciale per la politica internazionale e per le relazioni tra Russia, Stati Uniti ed Unione europea. La guerra viene infatti ricordata come la prima guerra europea del XXI secolo e ha segnato il passaggio della Russia a potenza revisionista. La guerra in Ossezia del Sud è stata la prima avvisaglia del rinato interventismo russo. Confermato con la conquista unilaterale della Crimea nel 2014, culminerà con l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022.
Nel 2021 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha imputato alla Russia la violazione di diritti umani nelle regioni separatiste ancora occupate.
L’aggressione militare del 2008 ha avuto profonde implicazioni regionali e globali, con ripercussioni sulla stabilità geopolitica e sulla sicurezza del continente europeo. L’anniversario offre anche un’opportunità per riaffermare il sostegno ai principi di sovranità, integrità territoriale e diritto internazionale.
Foto di copertina ANSA/ETTORE FERRARI