Durante una conversazione telefonica tenutasi il 22 ottobre scorso, il Ministro della Difesa finlandese Antti Häkkänen e il suo omologo italiano Guido Crosetto hanno ufficializzato la partecipazione dell’Italia alle Forze Terrestri Avanzate (Forward Land Forces, FLF) della NATO in Finlandia. L’annuncio rafforza il fronte settentrionale dell’Alleanza e rappresenta un passo significativo nella strategia di deterrenza e difesa collettiva.
«L’Italia è uno dei Paesi leader in Europa e ricopre un ruolo di primo piano nella NATO», ha dichiarato Häkkänen, sottolineando come Roma abbia già contribuito alla fase di pianificazione della FLF Finlandia. «Ora, il mio collega Guido Crosetto ha confermato la partecipazione italiana: è un passo importante nello sviluppo della forza multinazionale».
La FLF Finlandia, che inizierà le esercitazioni nel corso del 2025, è parte integrante delle attività NATO in tempo di pace. Le unità multinazionali si addestrano con le forze di difesa nazionali e, in caso di deterioramento della sicurezza, possono essere rapidamente rafforzate fino a raggiungere la consistenza di una brigata. L’obiettivo è garantire una capacità di risposta rapida e integrata sul fianco nord dell’Alleanza.
In qualità di Framework Nation, ovvero paese quadro, la Svezia guida lo sviluppo del gruppo tattico multinazionale in stretta collaborazione con la Finlandia, nazione ospitante, con la NATO e gli altri alleati. Il nucleo operativo della FLF sarà costituito da un gruppo tattico svedese delle dimensioni di un battaglione, attorno al quale si integreranno le unità alleate. «È positivo per la sicurezza nordica e transatlantica che l’Italia si unisca alla FLF Finlandia. Insieme al Regno Unito, alla Francia e ai Paesi nordici, stiamo rafforzando la deterrenza contro la Russia nell’Europa settentrionale», ha affermato il Ministro svedese della Difesa Pål Jonson.
Oltre a Svezia e Finlandia, che svolgono rispettivamente i ruoli di nazione quadro e ospitante, hanno già confermato la loro partecipazione Danimarca, Norvegia, Islanda, Regno Unito e Francia. Con l’ingresso dell’Italia, si consolida un nucleo europeo coeso e strategicamente rilevante. «Sono lieto che l’Italia si unisca al già forte gruppo di alleati», ha aggiunto Häkkänen. «È un messaggio potente di un’Europa unita che si assume le proprie responsabilità nella NATO, soprattutto nella sua dimensione settentrionale».
La partecipazione italiana, che sarà dislocata in Lapponia, rafforza la postura difensiva dell’Alleanza nell’Estremo Nord e testimonia la volontà condivisa di sviluppare una presenza avanzata e interoperabile. Si prevede che le forze FLF della NATO in Finlandia raggiungano la consistenza di una brigata, ovvero circa 5.000 soldati. Non ci sarebbe una presenza permanente di truppe in Finlandia, ma i paesi alleati si impegnerebbero a mettere a disposizione truppe di riserva. Insieme ai partner nordici, alla Svezia come nazione quadro e alle principali potenze europee, la FLF Finlandia si configura come un pilastro della sicurezza euro-atlantica.
Gianfranco Nitti è giornalista, corrispondente di mass media finlandesi dall'Italia.






