AeroSpace Power Conference: intervista a Massimo Comparini, Managing Director della Space Division di Leonardo

Cosa potrebbe fare la governance Europea dello spazio per rispondere sempre meglio ai cambiamenti nel settore spaziale?

Innanzitutto, il settore spaziale, le tecnologie spaziali, le infrastrutture e i servizi stanno andando molto veloci e quindi io penso che la prima priorità sia quella di prendere decisioni rapide e di riuscire attraverso una governance e il coordinamento dei vari pezzi che fanno l’Europa spaziale – la Commissione Europea, l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale – prendere decisioni rapide. L’Europa ha una base tecnologica importante, ha dimostrato di poter cantierare programmi flagship, come Copernicus e Galileo, d’assoluta frontiera tecnologica architetturale, ma deve essere più rapida.

L’Italia è una potenza spaziale?

L’Italia è un grande Paese spaziale che ha uno spettro di tecnologie molto vasto e uno dei pochissimi Paesi al mondo in grado di coprire tutta la catena del valore: dal concepire una missione, poter costruire gli assetti, portarli in orbita, quindi l’accesso allo spazio, e anche costruire servizi e applicazioni basate su quegli assetti. Quindi in questa accezione è certamente una potenza spaziale e un grande attore a livello europeo; ha diverse aree di leadership a livello mondiale, pensiamo all’osservazione della terra, ad esempio con i sensori radar e iperspettrali, pensiamo a tutto il contesto di esplorazione spaziale, alle missioni robotiche all’ambiente cislunare. Quindi certamente l’Italia è un grande Paese spaziale.

Che ruolo intende giocare Leonardo in questo campo anche con la nuova divisione spazio?

La divisione spazio di Leonardo ha sostanzialmente due obiettivi. Uno diciamo tecnologico. Spazio e digitale, tecnologie spaziali e tecnologie digitali, oggi portano a una convergenza formidabile. Attraverso i dati che generiamo dallo spazio, attraverso le infrastrutture che fanno attraversare ad altissima velocità i dati, noi generiamo molte informazioni. L’informazione attraverso gli assetti spaziali è fondamentale. Ad esempio nel contesto della AeroSpace Power Conference per generare information superiority, ma anche per conoscere come evolve il pianeta e le sfide che abbiamo. L’altra dimensione è quella industriale. Proprio per l’importanza e la crescita dello spazio italiano, noi siamo più da vent’anni nella Space Alliance, quindi infrastrutture con Thales Alenia Space, i servizi e le infrastrutture di terra con Telespazio. Ecco, dobbiamo mettere tutto questo a fattor comune, e come l’Italia è in grado di produrre programmi flagship questi inevitabilmente devono vedere Leonardo protagonista e regista di tutto il comparto spaziale compresa anche l’alimentazione e l’utilizzo di una ricca filiera di piccole medie imprese e di un movimento di start-up innovative che è sempre più interessante.

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