Trump fa uno storico ritorno alla Casa Bianca

Donald Trump è riuscito nel suo tentativo di tornare alla Casa Bianca, con una vittoria clamorosa che ha provocato un’ondata di choc negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Alle 10:44, aveva accumulato un totale di 276 grandi elettori contro i 219 della sua rivale democratica Kamala Harris, superando così la soglia dei 270 necessari per vincere questa elezione indiretta.

Il ritorno del repubblicano è ancora più straordinario se si considera che la sua terza campagna elettorale è stata segnata da due tentativi di omicidio, quattro incriminazioni e una condanna penale.

Come nel 2016, la sua vittoria è stata netta e rapida: l’ex presidente ha conquistato i due Stati contesi della Carolina del Nord e della Georgia in una manciata di ore, prima che la Pennsylvania fungesse da trampolino di lancio e il Wisconsin seppellisse le ultime speranze della vicepresidente.

Reazioni internazionali

Prima ancora che questo risultato diventasse ufficiale, il repubblicano ha ricevuto una pioggia di congratulazioni da parte di funzionari stranieri, da Emmanuel Macron a Volodymyr Zelensky.

Il Cremlino ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di congratularsi con Donald Trump, specificando che egli sarà giudicato in base alle sue “azioni”.

Il primo ministro francese Michel Barnier ha messo in guardia gli europei dal “ciascuno per sé”, di fronte a un Donald Trump che ha promesso una svolta protezionistica e privilegia i confronti bilaterali rispetto ai forum multilaterali.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato a proseguire la cooperazione tra i due Paesi, che sono “più forti insieme”.

L’ex uomo d’affari diventa il secondo presidente americano della storia a vincere due mandati non consecutivi, dopo Grover Cleveland, che guidò il Paese tra il 1885 e il 1889 e poi tra il 1893 e il 1897.

I mercati hanno accolto con favore la notizia, con il dollaro in forte guadagno e Wall Street che dovrebbe aprire in netto rialzo.

Donald Trump ha lasciato la Casa Bianca nel caos quattro anni fa, senza riconoscere la sua sconfitta. E il 6 gennaio 2021, centinaia di suoi sostenitori hanno preso d’assalto il Campidoglio, il tempio della democrazia americana, nel tentativo di impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden.

Ma come nel 2016, il leader repubblicano è riuscito a convincere gli americani che capisce i loro problemi quotidiani meglio di chiunque altro. O meglio, in ogni caso, di Kamala Harris, che ha condotto una campagna lampo dopo lo spettacolare ritiro di Joe Biden.

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha mandato in euforia milioni di americani dal cappello rosso e ne ha terrorizzati altrettanti, traumatizzati dalla sua retorica sempre più aspra.

Nel suo discorso di vittoria, Donald Trump, che presterà giuramento il 20 gennaio, ha fatto appello all’“unità”, esortando gli americani a “lasciarsi alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni”.

Durante la sua campagna elettorale, ha attaccato il suo rivale con insulti e ha accusato gli immigrati di “avvelenare il sangue del Paese”.

Come sarà una presidenza Trump 2.0?

Il miliardario ha proposto la “più grande operazione” mai vista per espellere i migranti, fin dal primo giorno.

Fortemente critico nei confronti dei miliardi di dollari stanziati per la guerra in Ucraina, ha promesso di risolvere il conflitto ancor prima di prestare giuramento, una prospettiva che fa venire i sudori freddi a Kyiv.

Anche la guerra in Medio Oriente sarà risolta, assicura il magnate, senza spiegare come.

Notoriamente scettico sul clima, il repubblicano si è impegnato a sbattere nuovamente la porta all’Accordo di Parigi e a trivellare il petrolio “a qualsiasi costo”.

Per quanto riguarda l’economia, Donald Trump vuole “rubare posti di lavoro ad altri Paesi” attraverso tagli alle tasse e alle imposte.

Rimane molto più vago quando si tratta del diritto all’aborto, che è stato notevolmente indebolito dai giudici della Corte Suprema che si vanta di aver nominato.

Ma su questo tema, come su molti altri, la natura imprevedibile del repubblicano alimenta ogni tipo di speculazione.

I democratici sono preoccupati per le sue crescenti minacce contro un “nemico interno” e la sua sete di vendetta.

Il nuovo presidente potrà contare sul Senato, che i repubblicani hanno strappato ai democratici nel giro di una notte. Il suo trionfo sarà completo se il suo partito manterrà la Camera dei Rappresentanti.

Sono stati resi noti pochi dettagli sulla futura amministrazione Trump. Con un’eccezione degna di nota: l’ex presidente ha dichiarato di voler affidare al miliardario Elon Musk, che ha speso più di 110 milioni di dollari della sua fortuna per la campagna repubblicana, un’ampia revisione dello Stato americano.

Con l’elezione di Donald Trump, gli americani hanno deciso di mettere alla guida della prima potenza mondiale un settantottenne, che a gennaio diventerà il più anziano presidente degli Stati Uniti ad aver prestato giuramento. Un colpevole, la cui condanna è prevista per il 26 novembre, in un caso di pagamenti occulti a una star di film pornografici.

È ancora troppo presto per dire quale effetto avrà la sua elezione sui suoi tormenti giudiziari, visto che rischia il carcere in diversi casi.

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