A Gaza è in corso un genocidio: la Commissione di inchiesta indipendente del Consiglio dei diritti umani divulga il nuovo rapporto

Israele a Gaza sta commettendo un genocidio e il suo obiettivo è uccidere il numero più alto di palestinesi. Lo scrive la Commissione di inchiesta indipendente sui Territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme est, e Israele, istituita dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel 2021 (presieduta dalla giurista e già giudice della Corte penale internazionale Navi Pillay) che, il 16 settembre, ha pubblicato il rapporto conclusivo “Legal Analysis of the conduct of Israel in Gaza pursuant to the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide” (a-hrc-60-crp-3) in cui denuncia le condotte di genocidio messe in atto da Israele con l’intento di distruggere in tutto o in parte un determinato gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale. Con un’importante precisazione: la responsabilità di uno Stato ai sensi della Convenzione sul genocidio non dipende dall’accertamento della colpevolezza di un individuo ai sensi del diritto internazionale penale e, in aggiunta, gli Stati terzi sono tenuti a prevenire e a punire coloro che commettono atti di genocidio a prescindere da un accertamento definitivo della Corte internazionale di giustizia.

In particolare, secondo la Commissione, Israele ha compiuto violazioni della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto d genocidio del 1948 nonché del diritto consuetudinario tra le quali, secondo l’articolo 2, “a) l’uccisione di membri del gruppo; b) lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo; c) sottoposizione deliberata del gruppo a condizioni di vita intese a provocare la distruzione fisica, totale o parziale; d) misure miranti a impedire nascite all’interno del gruppo. Non solo. Il Premier israeliano Netanyahu, il Presidente Herzog e alcuni Ministri come Smotrich (ministro delle Finanze, il quale, il 17 settembre ha dichiarato che Gaza è una miniera d’oro) e Ben-Gvir (Ministro della sicurezza nazionale) hanno incitato in modo diretto e pubblico a commettere atti di genocidio.

Il numero delle vittime civili è stato altissimo: 53.000 palestinesi (numero probabilmente al ribasso) sono stati uccisi a causa degli attacchi israeliani, dei quali l’83% è costituito da civili tenendo conto che, in un rapporto dell’intelligence israeliana, è stato sostenuto che sono stati uccisi 8.900 militanti di Hamas e della Jihad palestinese. Numerosi i casi di violenza sessuale contro uomini e donne detenuti nelle carceri israeliane.

Ampio spazio, nella sezione C del rapporto, alle azioni di Israele volte a imporre condizioni di vita per provocare la distruzione fisica totale o parziale del gruppo, inclusa la distruzione di terreni agricoli, siti culturali e religiosi, scuole, università e ospedali. Bloccato l’ingresso di aiuti umanitari, di fornitura di energia elettrica, di acqua e carburante, con azioni illecite nei confronti di donne e bambini privati del cibo e di cure mediche. Inoltre, per impedire le nascite, le forze israeliane hanno colpito i centri di procreazione assistita. Nella parte IV, la Commissione si è soffermata sul dolus specialis richiesto per poter configurare il genocidio e sull’incitamento al genocidio. Il rapporto si conclude con la richiesta di cessazione degli atti genocidari da parte di Israele, l’immediato e permanente cessate il fuoco a Gaza nonché, nel caso di Stati terzi, con la richiesta di prevenire la commissione del genocidio e di cessare ogni trasferimento di armi o altri strumenti e mezzi funzionali alle operazioni militari di Israele. Stessa istanza anche ai gruppi privati.

È opportuno ricordare che la Commissione già in passato, a partire dal 7 ottobre 2023, aveva presentato tre rapporti nei quali aveva indicato la commissione di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità da parte di Israele.

Professore ordinario di diritto internazionale, giornalista pubblicista e avvocato. Collabora abitualmente con Il Sole 24 ore e il settimanale giuridico Guida al diritto.

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