Nel 1989 si frantumava il muro di Berlino e cominciava a crollare, con l’URSS, la cortina di ferro, simbolo della guerra fredda. L’illusione di un’Europa pacificata a lungo termine si sta sfaldando con i tamburi di guerra che sembrano risuonare sempre più vicini. Dopo la guerra fredda, la guerra tiepida? La tracimazione in Polonia di droni russi sembra far accelerare le esigenze di tutela dei paesi UE del fianco orientale.
La Finlandia, insieme a Polonia, Estonia, Lituania e Lettonia, ha pubblicato una lettera indirizzata alla Commissione europea, in cui i paesi chiedono lo sviluppo della sorveglianza delle frontiere e di contromisure contro i droni negli stati di confine esterni dell’UE, nonché la garanzia del relativo finanziamento.
“Il clima geopolitico ai confini dell’UE tra Russia e Bielorussia è teso e le sfide per la sicurezza continuano e si intensificano. L’uso di droni nei reati di contrabbando e nelle violazioni dello spazio aereo commesse con essi è aumentato. È chiaro che la capacità di rispondere e combattere queste minacce deve essere rafforzata negli Stati confinanti con l’esterno orientale dell’UE. Non stiamo solo proteggendo i nostri confini, ma abbiamo una responsabilità speciale per la sicurezza dell’intera Europa”, dichiara la ministra finlandese dell’Interno Mari Rantanen.
Gli Stati membri, i cui ministri dell’Interno hanno firmato la lettera, ritengono che lo sviluppo della sorveglianza delle frontiere mediante droni negli Stati confinanti con l’esterno dell’UE debba essere considerato una priorità per lo strumento finanziario dell’UE per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (BMVI) per il periodo 2021-2027. Lo strumento finanziario sostiene la gestione integrata delle frontiere in Europa e una politica comune in materia di visti.
La maggior parte delle frontiere esterne dell’UE è già protetta da barriere fisiche e moderni sistemi di sorveglianza. Tuttavia, queste misure da sole non sono sufficienti per rilevare e prevenire efficacemente gli attraversamenti non autorizzati delle frontiere da parte dei droni. Le autorità di frontiera degli Stati membri dell’UE necessitano di un maggior numero di droni per svolgere i propri compiti di sorveglianza, ma anche di capacità per rilevare, tracciare e intercettare droni illegali o ostili.
I droni, come noto, sono veicoli aerei senza pilota. La Guardia di frontiera finlandese li utilizza già in molti dei suoi compiti, come la sorveglianza delle frontiere, la consapevolezza situazionale e la ricerca di persone scomparse.
Gianfranco Nitti è giornalista, corrispondente di mass media finlandesi dall'Italia.