jihad
Deradicalizzazione in Arabia Saudita: il disingaggio dalla violenza
L’Arabia Saudita è un Paese da tempo sospettato di finanziare il terrorismo jihadista e di promuovere una versione dell’Islam, il wahhabismo, fortemente settaria e conservativa capace di alimentare l’estremismo. È stata però capace di sviluppare una strategia di contrasto alla radicalizzazione e di successiva deradicalizzazione considerata fra le più all’avanguardia del mondo. È stata la […]
La strategia antiterrorismo nel Regno Unito
Il contrasto alla radicalizzazione e la deradicalizzazione rappresentano uno dei quattro pilastri della strategia antiterrorismo britannica, detta Contest, che comprende al suo interno anche l’interdizione agli attacchi terroristici attraverso l’operato delle forze di polizia ed intelligence, il rafforzamento di siti strategici (potenziali bersagli) e interventi per mitigare le conseguenze di attacchi terroristici compiuti. Prevent Il […]
Il contrasto alla radicalizzazione in Europa
Il termine “radicalizzazione” è negli ultimi anni sempre più diffuso quando si parla di terrorismo. Ci si riferisce alle migliaia di giovani europei musulmani (spesso di seconda o terza generazione) che si sono uniti al sedicente Stato islamico o hanno compiuto, o tentato di compiere, attentati in nome del Califfato su suolo europeo. Ma sono […]
Impatto a breve e lungo termine dell’escalation a Idlib
Nella sezione dedicata ai Think Tank di AffarInternazionali ripubblichiamo, in esclusiva per l’Italia, editoriali o estratti delle ricerche degli istituti di ricerca nostri partner in tutto il mondo. Mentre monta l’escalation a Idlib tra le forze turche e quelle siriane, ecco un editoriale della Stiftung Wissenschaft und Politik (Swp) di Berlino sulle due dimensioni del conflitto: il coinvolgimento turco […]
Parla Losada, rappresentante speciale dell’Ue
Il diplomatico Ángel Losada Fernández è il Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel. A Roma per partecipare al workshop “The future of public goods in Africa”, organizzato dallo IAI, accetta di conversare con AffarInternazionali. La situazione del Sahel preoccupa in modo sempre maggiore la comunità internazionale. Dal Mali al Niger lo scorso anno le […]
Isis: perché i ‘Foreign Fighters’ devono tornare in Europa
Sin dall’inizio della rivolta siriana e in maniera più evidente dalla proclamazione del sedicente Stato islamico (Isis) nel giugno del 2014, tra i cinque ed i sei mila individui, in larga misura cittadini europei, hanno deciso di raggiungere la Siria e l’Iraq principalmente per vivere (e combattere) nei territori controllati dell’organizzazione iconicamente guidata da Abu […]