Armenia
L’Armenia può dare ancora un’altra chance a Pashinyan
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha annunciato che il Paese andrà a elezioni anticipate il 20 giugno. La decisione fa seguito a una crisi politica prolungata, iniziata subito dopo la fine della guerra con l’Azerbaigian nella regione contesa del Nagorno-Karabakh, grazie alla quale Baku ha potuto riconquistare i territori persi agli inizi degli anni […]
Se i destini del Caucaso sono un affare tra Russia e Turchia
L’intesa promossa dalla Russia fra Armenia e Azerabigian il 9 novembre non è un “accordo di pace”, come spesso riportato. È un accordo di cessate-il-fuoco, come del resto segnala la sua validità temporanea, prevista in cinque anni tacitamente rinnovabili. Una pace avrebbe presupposto che lo status conteso del Nagorno-Karabakh venisse definitivamente sancito e, soprattutto, che qualcosa fosse previsto sui […]
Nagorno-Karabakh: sipario sulla guerra, la vittoria è di Mosca
Nonostante tutti i discorsi su una nuova geopolitica nel Caucaso fatta di droni turchi, jihadisti siriani, mediazione iraniana e scontro di civiltà, la guerra tra Armenia e Azerbaigian si è conclusa unilateralmente. È successo non solo in ragione della vittoria militare dell’Azerbaigian sull’Armenia, il che ha ribaltato la sconfitta di ventisei anni prima, ma anche […]
Le ragioni del conflitto nel Nagorno-Karabakh (parte 3)
Leggi qui la prima e la seconda parte. Preoccupa, dicevamo, l’elemento dei mercenari turco-siriani: vuol dire che gli azeri ne sentivano la necessità e questo significa che la Turchia ha un peso ancor maggiore di quello che si possa pensare. Dopodiché Baku accusa gli armeni di aver fatto entrare combattenti del Partito dei Lavoratori del […]
Le ragioni del conflitto nel Nagorno-Karabakh (parte 2)
Leggi qui la prima parte. Le influenze esterne, o si potrebbe parlare di ingerenze, vedono un cambiamento strategico importante rispetto alla guerra del 2016. Allora, dopo quattro giorni, le ostilità finirono perché la Russia si impose facendo rientrare l’emergenza. Questa volta Mosca, co-presidente del gruppo di Minsk assieme a Stati Uniti e Francia che, nell’ambito […]
Le ragioni del conflitto nel Nagorno-Karabakh
Il nome Nagorno-Karabakh, letteralmente “giardino nero montuoso”, è una commistione di parole turche e russe. La regione che risponde a tale nome è un’area del Caucaso racchiusa tra i confini dell’Azerbaigian, occupata dall’Armenia e circondata da una zona cuscinetto militarizzata. Ed è anche il motivo di contesa tra Yerevan e Baku sfociato in una guerra […]
La doppia incognita Russia-Turchia nel nuovo scontro fra Armenia e Azerbaigian
Uno dei più longevi conflitti congelati del Caucaso meridionale si è riacceso di colpo domenica 27 settembre, con una nuova escalation militare tra Armenia e Azerbaigian nella regione contesa del Nagorno-Karabakh, autoproclamatasi indipendente negli anni Novanta. Baku e Yerevan si accusano a vicenda di aver provocato lo scontro armato: un evento bellico che non è nuovo nella storia […]
Chi ha interesse a rinfocolare il conflitto tra Armenia e Azerbaigian?
Questa volta il teatro degli scontri non sono le montagne del Nagorno-Karabach, ma il confine che corre nella regione di Tavush/Tovuz, incuneata più a nord, verso la Georgia. Circa 230 chilometri lungo i quali si snodano piccoli villaggi armeni e azeri, abitati perlopiù da contadini, che vivono di raccolti non abbondanti, in una terra remota […]
Armenia: dalla piazza alla svolta, la vittoria della protesta
Torna la calma a Yerevan dopo due settimane di inarrestabili proteste, fra atti di disobbedienza civile, scioperi e manifestazioni di piazza di un’entità numerica senza precedenti nella pur giovane storia della terza Repubblica armena, nata con la dissoluzione dell’Unione sovietica. Ma è solo una calma apparente, e la crisi in Armenia è con ogni probabilità ancora lontana […]
Armenia: elezioni, una scelta di continuità
Pur fra molte contraddizioni e polemiche, le elezioni parlamentari del 2 aprile hanno sancito una scelta di continuità politica per l’Armenia. Il Partito repubblicano del presidente Serzh Sargsyan si conferma saldamente al potere, candidandosi così a guidare la fase di transizione istituzionale inaugurata dal referendum costituzionale del dicembre 2015 e che si concluderà nel 2018. […]