– 137: Klobuchar fuori dalla corsa, “la vice di Biden sia nera”
Le polemiche sul libro di memorie di John Bolton, sulla cui pubblicazione un giudice dovrebbe pronunciarsi oggi, ma anche nuove tensioni tra Donald Trump e i social media – Facebook e di nuovo Twitter ne ‘censurano’ dei post – e, fronte democratico, il passo indietro d’una possibile ‘vice’ di Joe Biden: “La ‘vice’ sia nera”, dice la senatrice del Minnesota Amy Klobuchar, bianca; “Questo è il momento di una donna di colore”.
Un nuovo sondaggio conferma il vantaggio di Biden su Trump: secondo un rilevamento Quinnipac, il candidato democratico è otto punti avanti al presidente repubblicano, 49% a 41%. Biden è forte fra le donne, gli afro-americani (82% contro 9%) e gli ispanici, mentre i bianchi sono con Trump.
Il magnate presidente deve pure incassare una seconda sentenza a lui contraria della Corte Suprema, che dopo avere bocciato le discriminazioni degli Lgbtq, blocca il giro di vite sui Dreamers, cioè sugli immigrati irregolari entrati negli Usa da bambini e protetti da un programma federale varato da Barack Obama. I giudici supremi tolgono dall’incubo del rimpatrio circa 700 mila persone, che già godono di un permesso di lavoro regolare.
Fronte social, dopo Twitter anche Facebook censura Trump, rimuovendo alcuni post della campagna per la sua rielezione (Team Trump) che contengono simboli nazisti e di istigazione all’odio. “Non permettiamo simboli che rappresentano organizzazioni e ideologie ispirate all’odio senza che siano contestualizzati o oggetto di condanna”, scrive il social di Mark Zuckerberg. La campagna di Trump sostiene che quei simboli sono collegati ad Antifa, il movimento anti-fascista e anti-razzista che il presidente ha equiparato a un’organizzazione terroristica.
Trump e la sua Amministrazione intensificano il fuoco di sbarramento contro il volume di Bolton, ‘The Room where il happened. A White House memoir‘, del quale continuano a uscire indiscrezioni e la cui pubblicazione è prevista il 23 giugno. Il presidente twitta e dice che Bolton, un suo ex consigliere per la Sicurezza nazionale, è come Jim Comey, un ex direttore dell’Fbi, licenziato perché non gli fu compiacente nel Russiagate, “il più odiato d’America”; e aggiunge “è un malato di mente, pazzo, la sua è pura fiction, vuole vendicarsi perché l’ho licenziato”.
Biden invece sostiene che il traditore del popolo americano è Trump, non Bolton: “Abbiamo saputo che il presidente ha svenduto il popolo americano per tutelare il suo futuro politico. Se i resoconti sono veri, non è solo moralmente ripugnante, è una violazione da parte di Trump del sacro dovere verso il popolo americano di proteggere gli interessi americani e difendere i nostri valori”.
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