G20: dalla digitalizzazione “un’opportunità per tutti”
La presidenza cinese del G20 iniziò a convocare una Digital Economy Task Force nel 2016. Negli anni successivi, le iniziative relative alla digitalizzazione in ambito G20 si sono ampliate in maniera rilevante, a testimonianza della volontà di cercare delle risposte coordinate alle trasformazioni prodotte dalla digitalizzazione.
La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente accelerato globalmente la digitalizzazione dell’economia e della società, incentivando, di conseguenza, anche i leader del G20 a interrogarsi su come massimizzare i benefici economici e sociali della digitalizzazione, mitigandone allo stesso tempo i rischi e gli effetti negativi.
A questo scopo la digitalizzazione, nelle sue varie dimensioni, sarà un tema cruciale della presidenza italiana del G20 quest’anno e avrà nei tre pilastri del programma del G20 italiano – “Persone, Pianeta e Prosperità” – una chiave di lettura importante nell’articolare le priorità dei prossimi mesi.
Cittadini e competitività
La rivoluzione digitale ha il potenziale per migliorare il benessere e la qualità di vita dei cittadini del mondo ma, allo stesso tempo, può agire in maniera negativa, incrementando la disuguaglianza tra nazioni e tra fasce della popolazione.
Il G20 è un forum privilegiato per cercare di incanalare la digitalizzazione come una forza di trasformazione inclusiva. La presidenza italiana ha enfatizzato la necessità di rendere la digitalizzazione “un’opportunità per tutti”.
Su questa strada, per esempio, la presidenza italiana dovrebbe promuovere l’accesso universale a Internet come mezzo di inclusione sociale ed economica. Per stabilire dei processi digitali inclusivi, bisognerà mitigare il divario digitale sia in termini di infrastrutture sia di accesso, promuovendo anche l’alfabetizzazione digitale.
Le sfide relative al divario digitale sono anche fondamentali per continuare a garantire la competitività delle piccole e medie imprese (Pmi). La pandemia ha permesso un boom del commercio digitale che rappresenta un’opportunità – e un rischio – per le Pmi. Sostenere adeguatamente sia i benefici generati dalla digitalizzazione della catena produttiva sia la possibilità di espandersi nei mercati internazionali grazie al digitale aiuterebbe le Pmi a rafforzare la loro competitività.
Il dossier intelligenza artificiale
Ma il G20 in ambito digitale avrà molte sfide davanti a sé. Se è più semplice riuscire a promuovere delle risposte coordinate e condivise su alcune dimensioni, sarà un esercizio estremamente complesso nel caso di problematiche più controverse dove gli Stati hanno sensibilità e priorità profondamente diverse.
La presidenza italiana, per esempio, vorrebbe dare un nuovo stimolo al dibattito multilaterale sull’intelligenza artificiale (AI) per aggiornare i principi del G20 di Osaka sull’AI. In questo campo i contrasti tra i Paesi membri del G20 sono particolarmente accesi e sarebbe un risultato eccezionale se si riuscisse ad avere un dialogo costruttivo sull’avanzamento del coordinamento multilaterale sull’AI.
Persone, pianeta e digitalizzazione
La digitalizzazione è vista come un fattore decisivo di benessere per le future generazioni, ma richiede un maggiore sforzo multilaterale per incanalare gli effetti positivi sulla vita delle persone.
Per esempio, con i lavoratori incoraggiati, onde possibile, a lavora da casa, la pandemia ha messo in evidenza la necessità di promuovere uno sforzo per valutare le conseguenze sociali ed economiche dello smart working permesso dalle tecnologie. Lo smart working richiederebbe l’identificazione di principi basilari che mirino a garantire un migliore bilanciamento tra lavoro e vita privata. Una maggiore flessibilità lavorativa sarebbe anche un’opportunità per incoraggiare una migliore redistribuzione del lavoro di assistenza non retribuito che oggi pesa in maniera disproporzionata sulle donne.
La digitalizzazione giocherà anche un ruolo importante nel promuovere una transizione verso economie verdi e intelligenti, grazie alle smart cities. Inoltre, la diffusione di energie rinnovabili e la crescente digitalizzazione delle reti elettriche permetterà di migliorare sia la produttività che l’efficacia dei sistemi energetici, riducendone le emissioni.
Nonostante sembrano essere emerse varie dimensioni della digitalizzazione tra le priorità della presidenza italiana, si evince un nodo che le lega: la digitalizzazione come una forza di inclusione.
La digitalizzazione deve diventare un mezzo con il quale migliorare la vita delle persone, lo stato di salute del pianeta, creare prosperità e mitigare le disuguaglianze. Sono obiettivi ambiziosi ma possono fungere da cornice nella quale la presidenza italiana promuoverà poche priorità dall’elevato potenziale e il cui impatto beneficerebbero da un coordinamento multilaterale.
(Foto di copertina tratta dal sito web istituzionale della presidenza italiana del G20)