IAI
Premio IAI 2020

Noi e loro: se i cittadini perseguono un modello di sviluppo sostenibile

16 Set 2020 - Gianmarco Donolato - Gianmarco Donolato

Il genere umano non può svincolarsi dalla sua natura intrinseca. Possiamo fingere, possiamo dissimulare e far credere che il mondo in cui viviamo ci stia davvero a cuore, che vogliamo rispettare la natura e i suoi doni, vivere e svilupparci in armonia con l’ambiente, ma per la maggioranza di noi tutto ciò rimane in secondo piano rispetto ai bisogni personali, al desiderio individuale.

Quello che possiamo fare è sfruttare questa nostra tendenza per capovolgere il modo in cui ci relazioniamo con la natura attorno a noi. Così agendo, potremmo interagire con la natura in maniera innovativa. Attraverso un ri-orientamento del sistema produttivo e dell’industria, si può giungere ad un doppio guadagno per l’umanità e per il pianeta. Indiscutibilmente, è dovere di ogni singolo cittadino assumersi la responsabilità di adattare i bisogni suoi e della società al fine di armonizzarli con un modello di sviluppo sostenibile.

Tuttavia, difficilmente gli individui sono in grado di dare autonomamente stimolo allo sviluppo di standard sostenibili che garantiscano la salvaguardia dell’ambiente. Sono i responsabili politici e le autorità, insieme a scienziati ed esperti, ad avere l’opportunità e il dovere di farlo. La società civile, le organizzazioni non governative, i gruppi di attivisti e i giovani manifestanti cavalcheranno l’onda di politiche coraggiose e audaci.

Solo una commistione di sforzi condivisi può condurre al cambiamento. Le istituzioni europee hanno un ruolo importante nel dare forma a questi sforzi. È interessante immaginare quanto un approccio al cambiamento climatico energico come quello a cui abbiamo assistito per la crisi del Covid-19 potrebbe influenzare la sensibilità della società civile.

Loro…
L’economia circolare e “verde” deve offrire agli imprenditori opportunità e stimoli per le loro attività. L’esempio proposto dalle fonti di energia rinnovabili è eloquente: esse hanno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici dell’Ue. Inoltre, il settore delle energie rinnovabili ha il potenziale di creare nuovi posti di lavoro, nuove opportunità nel settore industriale e contribuire alla crescita economica. Nel 2019, la produzione di energia elettrica dell’Ue da energia eolica e solare ha superato per la prima volta il carbone; questo significa che queste fonti sono diventate competitive e hanno raggiunti costi simili a quelli dei combustibili fossili.

Man mano che le tecnologie sono diventate più accessibili, anche i cittadini hanno acquisito maggiore influenza nella conduzione della transizione. Il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei rende più facile per i cittadini formare comunità energetiche, e poi produrre, immagazzinare e vendere l’energia auto-prodotta in maniera ecosostenibile. Migliorando le tecnologie, i modelli di sviluppo e i programmi di innovazione, l’Ue otterrà un vantaggio comparato che potrebbe attrarre investitori e creare ritorni economici per le imprese virtuose e per i singoli cittadini.

La transizione energetica è una rivoluzione che porterà più ricchezza, inclusione, uguaglianza, armonizzazione e opportunità. La domanda è come instillare questa consapevolezza nei cittadini e nei decisori pubblici in un tempo ragionevolmente breve.

… e noi
Finora incaricare i singoli cittadini della responsabilità di modellare le politiche per un consumo più sostenibile ha avuto un impatto limitato. Nonostante per anni si sia fatto affidamento su strumenti politici basati sulla diffusione di informazioni e propaganda, i modelli di consumo degli europei sono rimasti relativamente invariati.

La Commissione europea ha tentato di arricchire tali modelli attraverso il Green Deal europeo, che mira ad attirare l’opinione pubblica sui benefici che un’economia più verde potrebbe portare; gli obiettivi prefissati, tuttavia, non sono facilmente raggiungibili. Stiamo parlando di una rivoluzione economica, sociale, industriale e comportamentale. È necessario non solo valutare cosa viene consumato, ma anche il modo in cui viene consumato, quanto e perché.

È necessario trovare motivazione nelle azioni di tutti i giorni, nella routine quotidiana, non solo per il bene del pianeta, ma anche per noi stessi. Perciò, riprendendo la premessa di questo testo – il genere umano non può svincolarsi dalla sua natura intrinseca –, la soddisfazione personale deve essere inclusa nel perseguimento di un modello di sviluppo sostenibile.

Lo scopo di questo testo è sottolineare come sia oramai necessario applicare sistemi di sviluppo che tutelino l’ambiente con maggiore consapevolezza e coordinamento, in modo da compensare concretamente gli sforzi dei singoli e delle aziende.

L’autorealizzazione e il guadagno individuale sembrano rimanere i fattori chiave per affrontare il cambiamento climatico, attraverso un approccio nel quale il benessere personale coincida con il benessere del pianeta.

Per tutto il mese di settembre, pubblichiamo alcuni estratti dei saggi dei finalisti della terza edizione del Premio IAI, l’iniziativa dell’Istituto Affari Internazionali rivolta ai neolaureati e agli studenti di università e scuole superiori.

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Il PremioIAI è stato realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ai sensi dell’art. 23- bis del DPR 18/1967

Le posizioni contenute nel presente report sono espressione esclusivamente degli autori e non rappresentano necessariamente le posizioni del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale