Von der Leyen sul Recovery Fund: “Accordo prima di agosto”
Venerdì 19 giugno si è riunito in videoconferenza il Consiglio europeo. Il vertice era dedicato al Recovery Fund “Next Generation EU” e al prossimo bilancio pluriennale 2021-2027. Hanno partecipato, oltre ai capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri dell’Ue, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Date le divergenze – qui le posizioni del Gruppo di Visegrád e dei cosiddetti “frugali” del Nord -, ancora ampie, non ci si aspettava alcun accordo definitivo sul piano di ripresa e rilancio europeo da 1850 miliardi (1100 il bilancio europeo e 750 per il Recovery Fund). E così è stato, anche se diversi leader hanno definito l’incontro positivo. A metà luglio i 27 Paesi si riuniranno nuovamente, questa volta in presenza.
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“Oggi attraversiamo una tappa cruciale verso l’uscita dalla crisi”. Lo ha scritto via Twitter la presidente von der Leyen, dichiarandosi “felice di presentare Next Generation EU al Consiglio europeo”. “Il nostro pacchetto – ha continuato – aiuterà l’Europa per una ripresa resiliente, sostenibile e digitale. Ora dobbiamo unire i nostri sforzi, non è consentito alcun ritardo”.
Al termine del Vertice, la presidente von der Leyen ha reso noto che “la prima discussione è stata molto positiva“. Si punta a “un accordo prima di agosto” perché “il successo del piano per la ripresa dipende anche dalla sua rapida adozione“.
“Sul Recovery Fund e il bilancio c’è un consenso crescente ma allo stesso tempo non dobbiamo sottostimare le diversità di vedute su diversi punti. È necessario continuare la discussione”. Lo ha affermato il presidente Michel in videoconferenza.
Il tema dell’ammontare destinato al piano di rilancio “resta molto difficile”, secondo Michel, ma “nei prossimi giorni cercheremo di accelerare i negoziati per avere una discussione utile a luglio. Oggi ho sentito che c’è volontà politica comune di agire“.
“Sul fronte interno, l’Italia ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica”. Lo ha dichiarato il premier italiano Giuseppe Conte durante il Vertice. “La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata – ha proseguito Conte -. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio“.
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel – che dal 1° luglio assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, l’organo incaricato di adottare formalmente il bilancio – ribadisce l’importanza di trovare un accordo il più velocemente possibile. Per Berlino “le implicazioni economiche della pandemia sono molto dure. Siamo di fronte alla sfida più grande dalla Seconda guerra mondiale”.
Di diverso avviso il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che ripropone lo scetticismo dei Paesi “frugali” affermando in un messaggio via Twitter che “il Recovery Fund non deve aprire la strada a un’Unione del debito“. Viene rimarcata anche la coesione dei quattro Paesi cosiddetti “frugali”: “L’Austria è ben coordinata con Danimarca, Paesi Bassi e Svezia e – sottolinea Kurz – vuole contribuire” al dibattito Ue.