Fmi: nel 2020 recessione globale e Pil italiano giù del 9%
Martedì 14 aprile 2020 il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha diffuso l’attesissimo rapporto di primavera (World Economic Outlook): a causa dell’impatto del Covid-19 nel 2020 è prevista una recessione globale con una contrazione del 3%. Il Prodotto interno lordo italiano calerà del 9,1%, uno dei più colpiti dell’area europea, con un incerto rimbalzo del 4,8 nel 2021. Come riporta il Sole24 Ore, il calo generale dell’economia dell’Ue si attesterà intorno al -6,1% nel 2020. L’Italia rimane uno degli Stati più colpiti, tenendo a mente anche il confronto con l’Eurozona (-7,5%).
Per gli Usa è prevista una contrazione del 5,9, con una aspettativa di rilancio del 4,7% nel 2021. Anche il Regno Unito verrà colpito duramente: crollo del 6,5 del Pil nel 2020 e rimbalzo di soli 4 punti percentuali nell’anno seguente. Unici grandi Paesi a non andare in negativo sono la Cina e l’India: per il Fmi, quest’anno Pechino avrà comunque una crescita del 1,2% del Pil e nel 2021 arriverà oltre il 9%; Dehli invece otterrà rispettivamente l’1,9 di crescita del Pil nel 2020 e il 7,4 nel 2021.
La pandemia, in quanto tale, causerà un crollo delle economie di 170 Paesi. La Chief Economist del Fmi Gita Gopinath parla di recessione che “non ha precedenti”. Kristalina Georgieva, direttore generale dell’Fmi, aveva già parlato di “recessione più severa dalla Grande depressione del 1929”.
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