La dichiarazione di stato di emergenza nazionale negli Usa
Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha dichiarato il 13 marzo 2020 lo stato di emergenza nazionale in tutti gli Stati Uniti per contrastare il diffondersi dei contagi da coronavirus.
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Alcuni dei passaggi del discorso del Presidente ripresi dal sito di Rainews 24:
“La dichiarazione di stato di emergenza nazionale ci permetterà di avere 50 miliardi di dollari per fronteggiare la pandemia del nuovo coronavirus. Ho dato indicazioni per ampliare i centri di prevenzione in tutto il Paese e per aumentare la possibilità di fare test. Abbiamo stretto le collaborazioni con i privati per ampliare i centri per fare i tamponi per il Covid-19. Vogliamo che facciano i test solo coloro che hanno effettivamente bisogno, ma stiamo lavorando per fare in modo che si possano fare senza scendere dall’auto. Vogliamo essere in grado di fare 5 milioni di test, se necessario, entro il mese, ma non credo sarà possibile”.
Il presidente ha aggiunto che il provvedimento garantirà maggiore autorità al Segretario alla Salute per “bypassare una serie di leggi e regolamenti per garantire che gli operatori sanitari abbiano più flessibilità per combattere il virus”. Incalzato dalle domande dei giornalisti, poi Trump ha detto che “molto probabilmente” si sottoporrà “presto” al test del coronavirus. Il presidente americano è stato in contatto con un collaboratore del suo collega Jair Bolsonaro. Ad una prima domanda se si sia sottoposto al test, ha risposto di “non avere alcun sintomo”. Poi quando gli è stato nuovamente fatto notare dai giornalisti, che forse dovrebbe dare il buon esempio e farsi il test, Trump ha risposto che lo farà, ma non a causa dell’incontro con la delegazione brasiliana. “Molto probabilmente”, farò il test, “ma non per questo motivo”, ha detto. “Lo farò in ogni caso, molto presto. Stiamo lavorando su un calendario”, ha aggiunto.