Ecco perché ha vinto Joe Biden
Il successo di Joe Biden con un notevole margine di vantaggio su Bernie Sanders alle primarie democratiche del 10 marzo in altri sei Stati ha un significato che va al di là del pacchetto di delegati che avvicinano l’ex vicepresidente alla preventiva maggioranza nella Convenzione di Milwaukee di metà luglio.
Barack Obama, il vero artefice della rinascita di Biden, aveva indicato che per battere Trump il candidato democratico avrebbe dovuto mettere insieme una coalizione comprensiva di classe media bianca, non solo liberal, working class anche degli Stati paleo-industriali, minoranze non bianche, oltre ai tradizionali democratici “urbani”.
Nel 2016 Hillary Clinton perse per la sconfitta democratica in tre Stati paleo-industriali: Michigan per 11 mila voti popolari, Wisconsin per 23 mila voti, e Pennsylvania per 44 mila voti. Una parte dei lavoratori delle industrie obsolete non votarono Trump ma i “terzi partiti”(con un singolare 4%), per non appoggiare l’antipatica Clinton dell’establishment, in parte per l’orientamento di Sanders che era stato sconfitto alle primarie.
Questa volta v’è stata una massiccia partecipazione alle primarie del Michigan per sostenere Biden contro Sanders. Sono andati a votare proprio quei democratici delle classi medie e medie-basse provenienti dalla working class in difficoltà. Se i grandi numeri indicano una tendenza, si può ritenere che anche in Wisconsin (7 aprile) e Pennsylvania (28 aprile), oltre che nei grandi Stati, come Florida (17 marzo) e New York (28 aprile), vi sarà un comportamento elettorale simile.
L’altra dimensione della coalizione auspicata da Obama viene dal Mississippi. Qui il 40% dell’elettorato democratico è costituito da afroamericani, i quali hanno plebiscitato Biden, come in quasi tutti gli altri Stati del Sud e dell’Ovest in cui vi sono significative presenze di blacks e latinos.
L’operazione Obama-Biden sembra che stia riuscendo. Gli ultimi sondaggi del confronto finale Biden-Trump danno il democratico in vantaggio di +10 / +11 punti. Certo la strada per la presidenza è lunga, e le sorprese nelle elezioni americane non mancano mai per lo scarto che vi può essere tra voto popolare e voto elettorale. Ma, al punto in cui siamo, sembra che, nonostante l’età e il profilo dimesso di Biden, il probabile candidato democratico parta con buone possibilità di entrare alla Casa bianca.