Bce: nuovo QE da 750 miliardi per l’emergenza
Un nuovo Quantitative easing di dimensioni massicce, 750 miliardi di euro di titoli da acquistare per sconfiggere l’emergenza economica innescata dal coronavirus. Questo ha deciso il 18 marzo 2020 la Banca Centrale Europea.
Come scrive l’Ansa: la BCE – dopo una lunga conference call dei governatori in notturna – va al contrattacco di fronte al crollo delle Borse e alla fiammata degli spread che rischiava di rimettere in discussione le fondamenta dell’euro. “Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie“, ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde. “Non ci sono limiti all’impegno della Bce per l’Euro”, è la frase che, significativamente, va a sostituire, e allo stesso tempo confermare, il ‘whatever it takes‘ di Mario Draghi che proprio Lagarde non aveva voluto far propria pochi giorni fa.
Domenico Conti e Serena Di Ronza, sul sito dell’agenzia, riportano: La ‘riunione di guerra’ – dopo una giornata sull’ottovolante che aveva visto lo spread italiano schizzare fino a oltre 320 fra dichiarazioni contrastanti che avevano costretto Francoforte a prendere posizione – partorisce il ‘Pandemic Emergency Purchase Programme‘. Un nuovo quantitative easing che mira a mettere all’angolo i mercati e dare ossigeno a famiglie e imprese dopo che i 120 miliardi in più della scorsa settimana avevano deluso. La sigla è “Pepp”, la Bce comprerà titoli pubblici e privati, inclusi i titoli greci e i ‘commercial paper’ come ha annunciato la Fed: le cambiali, i prestiti a breve che tengono in vita molte aziende e che l’effetto dirompente del coronavirus sta mandando in tilt. Una montagna di soldi che verrà utilizzata – si legge in una nota – “finché la Bce non giudicherà che la crisi del Covid-19 è finita, ma in ogni caso non terminerà prima di fine anno”.