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Ci scrive l'Ambasciatore d'Albania

Balcani nell’Ue: “L’amore ai tempi del coronavirus”

27 Mar 2020 - Anila Bitri Lani - Anila Bitri Lani

L’Ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia sceglie AffarInternazionali per commentare l’ok del Consiglio dell’Ue –  approvato ieri sera anche dal Vertice dei leader dei Ventisette – all’apertura dei negoziati per l’adesione di Albania e Macedonia del Nord all’Unione europea. Manca ancora una data per l’avvio, ma la decisione arriva dopo quasi due anni di rinvii, nel bel mezzo di una pandemia globale, e poche settimane dopo che la Commissione europea aveva annunciato una riforma della metodologia per l’allargamento. Skopje era candidata all’adesione dal 2005, Tirana dal 2014. 

Il via libera all’apertura dei negoziati per l’adesione all’Unione europea di Albania e Macedonia del Nord è una notizia importante. Questa notizia, che ci coglie in giornate di vera e propria guerra contro il Covid-19, è un raggio di luce che spunta per dimostrarci che ci sono anche altre cose, altri argomenti, questioni altrettanto rilevanti, oltre la pandemia globale. È, quindi, un messaggio al quale – mi piace dire – dobbiamo aggrapparci tutti.

Su Twitter ho riportato la prima reazione che ho avuto dopo aver ricevuto questa bella notizia: è l’amore ai tempi di coronavirus. Certo, la relazione tra l’Albania e l’Unione europea non è solo una questione d’amore; ma lo è, in gran parte. È l’amore di tante generazioni che, storicamente parlando, a lungo sognarono il ritorno del nostro Paese in Occidente, sin dai tempi della dominazione ottomana, quando il pensiero politico dell’Illuminismo e del Risorgimento nazionale promossero il motto: il sole nasce da dove tramonta. È l’aspirazione della generazione dei nostri nonni e dei nostri genitori, sopravvissuti al comunismo che ci aveva appartati e isolati dal resto dell’Europa, ed è anche il sogno di tantissimi studenti che riempirono le strade e le piazze di Tirana, con lo slogan: vogliamo un’Albania come il resto d’Europa. Poi c’è il lavoro, l’impegno di trent’anni di sforzi e sacrifici, profusi in un percorso arduo, in un cammino di avvicinamento per arrivare alla decisione di oggi. È, quindi, il riconoscimento di un’appartenenza storica e culturale europea per l’Albania; è una manifestazione di volontà e dedizione politica, sociale ed economica piena e consapevole per la condivisione dei valori e dei diritti che hanno creato e consolidato l’Europa unita e che l’Albania si sta preparando a fare propri.

Lo stato naturale dell’Albania è in Europa, scriveva qualche tempo fa l’autore albanese Ismail Kadare. La politica estera dell’Albania si è attenuta sempre, in questi trent’anni dopo la fine del comunismo, all’asse euroatlantico, che è in buona sostanza quello occidentale. Il messaggio dell’Ue è chiaro e forte anche per tutta la regione dei Balcani occidentali, che tante ne ha vissute nei ultimi tre decenni. Con l’Unione europea e dentro l’Unione europea la regione è stabile, sicura e parte della soluzione dei problemi che l’Europa stessa si trova ad affrontare.

Un’importante notizia in questi tempi difficili che stiamo attraversando. Il via libera all’apertura dei negoziati con l’Ue è un grande segnale di solidarietà e speranza, non solo per l’Albania e i Balcani occidentali, ma per tutta l’Europa e per la nostra Unione. Questa Europa che sta cercando di alzarsi e di trovare nuove forze e valori per affrontare la guerra al Covid-19 che non conosce confini. Quell’Europa che è sempre stata nei nostri cuori e alla quale ci lega la storia, antica e recente.

L’Ambasciatore d’Albania in Italia con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Vorrei ringraziare in particolare l’Italia e gli amici italiani, questo governo, ma anche tutti quelli precedenti, che ci hanno sempre incoraggiato e sostenuto nel nostro percorso di avvicinamento, non sempre facile, verso un obiettivo così importante, così tanto agognato e voluto da noi albanesi, a cui abbiamo lavorato tanto e per il quale siamo pronti a nuovi sacrifici.

Sono momenti bui e difficili per tutti noi, ma la luce e la speranza deve venire proprio dalla nostra Unione. L’Europa ora più che mai sente il bisogno dei valori di solidarietà, pace e amicizia fra i popoli, che sono la sua forza e il suo futuro. Sono fiduciosa che noi albanesi, e anche tutti i popoli dei Balcani, con la nostra passione e la sofferenza del passato, porteremo nuovi valori a un’Unione, fondata sulla la pace e l’amicizia fra i popoli e le culture.

Evviva la nostra Europa, l’Europa della solidarietà. Evviva l’Italia e l’Albania. Coraggio e forza: l’amicizia ci unisce. Insieme ce la faremo!

Questo era il momento di vedere che gli sforzi, i sacrifici, il lavoro, il nostro impegno venissero apprezzati.
E soprattutto, è stato dimostrato che l’Europa è lì per tutti noi!