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Per essere il primo continente a impatto zero

Un Green Deal europeo. Von der Leyen: “Passare all’azione”

15 Gen 2020 - Redazione - Redazione

Il Green New Deal, l’ambizioso piano per rendere il Vecchio continente carbon-neutral entro il 2050, prende ufficialmente forma. Ad annunciarlo è stato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, che ha affermato di voler “mobilitare almeno mille miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni”.

Un cambiamento sostenibile concepito –  si legge sul sito della Commissione europea – per non lasciare indietro nessun individuo e nessuna regione in questa grande trasformazione. Diventare il primo continente a impatto climatico zero costituisce contemporaneamente la sfida e l’opportunità più grandi del nostro tempo.

Ursula von Der Leyen, a capo dell’esecutivo comunitario, ha detto che i sei mesi della presidenza croata saranno cruciali anche per la transizione climatica ed ecologica: “Non abbiamo più bisogno di parlare di urgenza e di obbligo di agire, perché dobbiamo passare all’azione e mettere in atto il nostro patto verde per l’Europa”.

I primi passi da compiere saranno la riduzione dell’emissione di biossido di carbonio e l’eliminazione dall’atmosfera di quello emesso. Lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi consentirebbe di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l’ambiente.

“Ci saranno 50 provvedimenti legislativi nei prossimi due anni, il primo riguarda il Fondo di transizione giusta, come accompagnare la trasformazione, aumentare i posti di lavoro e non chiudere le aziende”, ha affermato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.  Il meccanismo per una transizione equa – che aiuterà la trasformazione dell’economia europea nelle regioni più in difficoltà – avrà una dotazione di 100 miliardi di euro, ha riferito il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo della Commissione, Frans Timmermans. I fondi nuovi sono solo 7,5 miliardi, che secondo la Commissione Ue daranno vita a 30-50 miliardi di investimenti pubblici, a cui si aggiungono fino a 45 miliardi dal vecchio programma di investimenti, e 25 in prestiti alle autorità locali.

La Redazione