Finlandia: popolo Sámi elegge i propri rappresentanti
A settembre si sono svolte a Inari le votazioni per la scelta dei nuovi rappresentanti del popolo Sámi nel cosiddetto Sámediggi, ovvero il Parlamento consultivo, il più alto organo politico dei Sámi in Finlandia, che li rappresenta in contesti nazionali e internazionali. I 21 membri del Parlamento Sámi sono eletti ogni quattro anni. Il popolo Sámi, da noi definito ‘lappone’, unico riconosciuto come indigeno in tutta l’area europea, è diffuso in quattro Paesi, nel nord della Finlandia, in zone di Svezia e Norvegia e in alcune aree della penisola di Kola, in Russia.
L’elettorato lappone e gli organi di autogoverno
I Sámi iscritti alla lista elettorale del Sámediggi sono idonei a votare alle elezioni e gli aventi diritto di voto possono candidarsi alle elezioni. L’autogoverno linguistico e culturale nella loro terra d’origine è garantito ai lapponi dalla Costituzione finlandese in qualità di popolo indigeno.
L’autogoverno è stato regolamentato e attuato dal Sámediggi dal 1996 (legge 974/1995, modificata il 1279/2002). Il Parlamento è l’organismo rappresentativo democratico del popolo lappone, con lo scopo di promuoverne la lingua e la cultura e di trattare le questioni relative alla situazione di popolo indigeno.
Il voto del popolo indigeno e òa questione della lingua
Dal registro elettorale, risultavano 5873 aventi diritto al voto, un numero non elevato, poiché è la Norvegia a ospitare il maggior numero di lapponi. I voti sono stati 2853, per una affluenza alle urne del 48,58%. Nelle elezioni del 2015, l’affluenza era stata superiore, 51,63 %, come pure nelle elezioni del 2011, con il 49,6 %.
Si calcola che i Sámi di Finlandia siano circa 10 mila, con una propria lingua differenziatasi nel corso del tempo a seconda delle zone di residenza. In Finlandia, vi sono tre lingue del popolo indigeno: Nord Sámi, Inari Sámi e Skolt Sámi.
Con circa 20.000 parlanti in Finlandia, Norvegia e Svezia, il Nord è la più parlata di queste lingue; l’Inari è parlato esclusivamente in Finlandia; lo Skolt è parlato in Finlandia e in Russia. Sotto la pressione delle lingue dominanti, e di politiche assimilatorie, molti Sámi hanno perso la loro lingua madre. Dal risveglio etnico degli Anni Sessanta, sono state prese una varietà di misure per preservare le lingue indigene e addirittura riportarle in vita. Il Sámi Language Act del 1992, rivisto nel 2004, ne ha fatto una lingua ufficiale.
Molti voti sono stati espressi per posta. Annikki Sarre, di famiglia lappone della provincia di Inari, ma residente a Roma da decenni, forse l’unica Sámi in Italia, ha voluto votare recandosi di persona, trovandosi nella sua terra d’origine, nella sede del Sámediggi a Inari, per recuperare, in un cento senso, le proprie radici culturali e ambientali. “Le mie radici e tradizioni familiari non vengono scalfite da una lunga permanenza all’estero, ma, in un certo senso, rafforzate dalla lontananza e dai ricordi… Sono orgogliosa di appartenere a un popolo antico e ricco di espressioni culturali, che però allo stesso tempo si adegua e si adatta, senza nulla rinnegare, al nostro tempo e alle diverse situazioni. Penso che il ruolo del Sámediggi sia fondamentale nel promuovere e difendere, con gli strumenti dell’informazione, dell’istruzione e della partecipazione, la consapevolezza delle nuove generazioni sulle tradizioni anche linguistiche del popolo” ha dichiarato. E ha aggiunto, sorridendo, di sentirsi profondamente europea “anche per avere la cittadinanza finlandese e italiana e, in più, per nascita, quella Sámi”.
I risultati delle elezioni
I candidati e gli eletti non rappresentano partiti come tradizionalmente intesi, ma, naturalmente, si aggregano a seconda di comuni posizioni che possono sostenere o promuovere, in genere sullo sviluppo sociale, culturale ed economico e sulla concreta attuazione dei diritti derivanti dalla posizione di popolo indigeno.
Nel neo-eletto Parlamento, in carica dal 2020 al 2023, nove membri sono stati rieletti, quattro sono rientrati e otto sono esordienti. L’età media è di 49 anni e buona parte dei ‘parlamentari’ è impegnata nell’allevamento delle renne. Il membro più giovane è Karen-Anni Hetta, 26 anni, di Sodankylä, e il più anziano Kari Kyrö, 76 anni, di Inari. Il pescatore e pensionato Kari Kyrö (220 voti), l’assistente sociale Anu Avaskari (183 voti) e l’allevatore di renne Veikko Feodoroff (134 voti) sono stati rieletti con il maggior numero di voti.
Radiografia del Parlamento
La maggior parte dei membri del nuovo Sámediggi parla il Nord Sámi: 11 su 21 lo hanno dichiarato come lingua madre. Otto dei nuovi membri del Parlamento hanno riferito di lavorare nell’allevamento di renne, sei ricoprono posizioni nell’insegnamento, quattro studiano e tre sono in pensione.
Quasi la metà degli eletti rappresenta la provincia di Inari, la più vasta della Finlandia, equivalente per dimensioni al Lazio. Di conseguenza, quasi la metà del nuovo Sámediggi è rappresentata da Inari, dieci; quattro eletti provengono da Utsjoki, tre da Sodankylä ed Enontekiö e uno solo da fuori la patria Sámi. La composizione di genere del nuovo Parlamento è molto equilibrata: 11 membri sono donne e 10 sono uomini.
La nuova formazione dell’organo consultivo sarà operativa dal primo gennaio 2020. Il Sámediggi si troverà ad affrontare nuove e impegnative problematiche come le trattative con il governo nazionale per una revisione delle leggi che disciplinano i diritti del popolo lappone come entità autoctona, le problematiche ambientali della regione artica, la territorialità delle aree di pesca e allevamento riservate ai Sámi, il turismo responsabile, e molto altro.