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Verso il voto europeo

Migranti: Germania, un tema sospeso tra Verdi e AfD

21 Mag 2019 - Claudia Candelmo - Claudia Candelmo

Con una popolazione di oltre 80 milioni di persone, a maggio la Germania sarà chiamata alle urne per eleggere i suoi 96 rappresentanti al Parlamento europeo, la quota più elevata tra tutti i Paesi membri dell’Unione.

Il dibattito politico tedesco, come in molti altri Paesi europei, è attualmente acceso. I temi che animano il clima pre-elettorale sono eterogenei, ma al centro si collocano, in maniera trasversale ai diversi partiti, questioni economiche e finanziarie, climatiche e, non sorprendentemente, la gestione delle migrazioni. Proprio quest’ultima è, anche in Germania, uno dei campi fondamentali su cui si giocheranno le prossime elezioni.

Se, da un lato, tutti i candidati tedeschi sembrano concordare sull’inadeguatezza dell’attuale sistema europeo di gestione dei flussi migratori e dei richiedenti asilo, dall’altro le risposte offerte sono di natura piuttosto generale e polarizzate attorno a una secca alternativa: la creazione di un sistema di asilo puramente europeo, con annessa maggiore equità nella divisione delle quote tra gli Stati (proposta che vede i Verdi in prima linea e anche in forte ascesa secondo i sondaggi), oppure una politica più “sovranista”, che consenta maggiore libertà agli Stati per i rimpatri nei Paesi di origine (proposta avanzata dall’Alternative für DeutschlandAfD).

L’onda verde
Usciti essenzialmente rafforzati dalle elezioni regionali di un anno fa (che hanno invece visto un rallentamento del centrodestra dell’alleanza cristiano-democratica e cristiano-sociale fra Cdu e Csu), i Verdi si sono attestati come il secondo partito più votato a livello nazionale, scalzando i socialdemocratici della Spd, sapendo dare attenzione ad alcune importanti istanze popolari, tra cui, appunto, la questione climatica e dei flussi migratori. È plausibile che i nuovi equilibri emersi nelle recenti elezioni regionali in Germania si ripercuotano anche sulle prossime elezioni europee, dove potrebbe registrarsi un ulteriore avanzamento dei Verdi a discapito, essenzialmente, del centrosinistra della Spd.

La pattuglia sovranista
Altra fetta della popolazione è invece intercettata dall’ormai consolidata AfD, partito di destra radicale – e membro del fronte sovranista propiziato dalla Lega – che, anche a causa di una frattura ancora non del tutto saldata tra Est e Ovest, ha raccolto consensi specialmente nei Länder della Germania dell’Est, dove la questione dell’immigrazione è più sentita. In queste regioni, anche per una fragilità economica più marcata, accentuata dal rallentamento dell’economia tedesca nel 2018, l’Unione europea sembra particolarmente distante, nonché inefficace nel supportare la gestione dei flussi migratori. L’AfD si propone come “alternativa” effettiva, in grado di risolvere i problemi connessi a questo tema, scoraggiando gli arrivi di massa e incentivando i rimpatri.

Ricette concrete cercansi
In definitiva, i candidati tedeschi dovranno dimostrare di essere in grado di portare all’Assemblea di Strasburgo proposte concrete, che facciano fronte alle preoccupazioni dei cittadini, specialmente sul tema dei migranti, se vogliono raccogliere i consensi necessari per avere un ruolo significativo nella prossima legislatura europea.

Questo articolo conclude la serie sulla presenza della questione migranti nel dibattito per le elezioni europee. Le due precedenti puntate prendono in considerazione la situazione in Spagna e Francia

Foto di copertina © Michael Debets/Pacific Press via ZUMA Wire