IAI
Un convegno a Roma

Sicurezza: rischi e minacce Nbcr sotto osservazione

13 Ott 2018 - Michele Nones - Michele Nones

A livello europeo rischi e minacce Nbcr che possono coinvolgere popolazione e ambiente richiamano da tempo una crescente attenzione perché sono ormai molti i fenomeni collegati:

  • il travolgente sviluppo industriale che comporta la nascita di imprese in Paesi meno attenti e meno capaci d’esercitare un rigoroso controllo sulla produzione e sul trasporto di sostanze pericolose;
  • la crescente globalizzazione che implica la movimentazione internazionale di tali sostanze;
  • la maggiore disponibilità delle conoscenze scientifiche e tecnologiche per avviare nuove produzioni;
  • il più ampio e diffuso livello di istruzione scientifica e tecnica in molti Paesi che finora non la possedevano;
  • la diffusione di movimenti terroristici che potrebbero realizzare attacchi direttamente o indirettamente connessi con il settore Nncr;
  • l’informatizzazione della produzione che la espone a rischi connessi con la sicurezza cibernetica.

Di fronte a tali rischi e minacce è indispensabile rafforzare le capacità di risposta con la consapevolezza che in molti casi la risposta dovrà essere cercata non solo a livello nazionale, ma anche e soprattutto sul piano europeo e internazionale.

Le tre dimensioni della risposta del sistema Paese
Le tre dimensioni della risposta che anche in Italia dovrebbero essere predisposte, possono essere così schematizzate:

  • La preparazione:
  • A livello operativo e procedurale, sia sul personale impiegato, anche attraverso un maggiore sforzo nel settore della formazione comune e delle esercitazioni, e sugli equipaggiamenti necessari per individuare la natura d’eventuali emergenze e per intervenire ex-post.
  • A livello istituzionale, sui meccanismi decisionali centrali e periferici, sull’attività di esercitazione.
  • A livello culturale, sulle procedure di informazione nei confronti della popolazione eventualmente coinvolta.
  • La prevenzione:
  • Attraverso un più sistematico e organico scambio di informazioni fra tutti gli attori istituzionali coinvolti.
  • Attraverso un controllo più efficace soprattutto nel campo della sorveglianza dei siti e del relativo personale, oltre che dei trasporti.
  • Attraverso una collaborazione continua fra istituzioni, mondo della ricerca e industria per contribuire a sviluppare e migliorare le tecnologie volte al contrasto delle minacce.
  • Attraverso un rafforzamento della sicurezza cibernetica in tutti i settori coinvolti.
  • La protezione:
  • A livello di ricerca, sull’innovazione tecnologica di tutte le tipologie di strumenti ed equipaggiamenti necessari per individuare eventuali minacce, per identificare tempestivamente le caratteristiche di ogni emergenza, per consentire di intervenire nelle condizioni di maggiore sicurezza possibile.
  • A livello operativo, per distribuire più capillarmente sul territorio uomini e mezzi specializzati e per aumentarne la mobilità.
  • Sul piano giuridico, sul completamento della normativa per quanto attiene eventuali attacchi terroristici di questa natura.

Necessità di una maggiore attenzione
Infine e in generale si dovrà favorire una maggiore attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico per il settore Nbcr. Aumentare la consapevolezza è il presupposto di ogni strategia di risposta, pur con tutta la cautela che la ‘sensibilità’ del tema richiede. Queste erano state anche le conclusioni di uno studio che già nel 2007 lo IAI ha svolto per il CeMiSS, il Centro Militare di Studi Strategici del nostro Ministero della Difesa su ‘La minaccia Nbcr: potenziali rischi e possibili risposte’.

Uno dei settori da cui potrebbe venire un forte aiuto nel migliorare la risposta è quello dell’innovazione tecnologica. In questo modo si potrebbe, fra l’altro, monitorare le situazioni di maggiore rischio, individuare precocemente le caratteristiche di ogni evento Nbcr, trasferire e gestire la grande quantità di dati disponibili e necessari, assicurare la disponibilità di sistemi di protezione individuali e dei mezzi più efficaci.

A questo fine, come sta prevedendo di fare l’Unione europea, anche l’Italia dovrebbe attribuire le risorse necessarie per il rafforzamento della sicurezza della popolazione e dell’ambiente dai rischi e dalle minacce Nbcr.

Questi sono i temi che saranno affrontati martedì 16 presso l’Enea nel convegno promosso dal Cluster CBrn-P3.