Colombia: presidenziali, la scelta è tra Duque e Petro
Come era prevedibile sarà necessario il secondo turno per eleggere il successore di Juan Manuel Santos alla presidenza della Colombia. Al ballottaggio vanno il candidato ‘uribista’ Ivàn Duque con il 39,14% dei consensi e l’ex sindaco di Bogotá Gustavo Petro con il 25,08%. Elezioni senza precedenti, le prime, dopo lo storico accordo di pace, caratterizzate da una rinnovata partecipazione, da un’abbondanza di dibattiti e sondaggi e dalla totale polverizzazione/irrilevanza dei partiti tradizionali.
I sondaggi che hanno imperversato nella campagna elettorale si sono rilevati attendibili (cosa alquanto strana e finora rara in Colombia), sintomo sia di una accresciuta e raggiunta libertà di espressione e sia di un sistema di informazione meno ‘sensibile’ agli storici interessi della società colombiana.
L’analisi dei risultati, sorprese e conferme
Se il consenso ‘uribista’ si è mantenuto pressoché costante in una forbice tra il 35 e il 39% (sempre fortissimo nelle roccaforti terriere delle zone interne, soprattutto Antioquia e Eje Cafetero), straordinaria è stata l’affermazione di Gustavo Petro (molti opinionisti sostenevano che il consenso percepito si sarebbe poi sciolto nelle urne), ormai un fenomeno quasi da predestinato con la coalizione Colombia Humana.
Sorprendente è stata la rimonta dell’ex sindaco di Medellin Sergio Fajardo, leader della Coaliciòn Colombia (Polo Democràtico e Alianza Verde), che ha raggiunto il 23,73%, sfiorando il ballottaggio e soprattutto ottenendo un successo di voti nella capitale, cuore da sempre del cambiamento, dell’antipolitica e dell’avanguardia nel paese.
Un voto maturo, ordinato, partecipato con un’affluenza intorno al 53% ( in Colombia l’affluenza è storicamente molto bassa); un voto che si è catalizzato su tre forti personalità: Duque – Uribe, Gustavo Petro e Sergio Fajardo.
Se l’ ‘uribismo’ non sfonda il 40%, l’antiuribismo è plurale, largo e ‘permaloso’. Nel ballottaggio del prossimo 17 giugno nulla è scontato e mai hashtag sembra più appropriato #ColombiaDecide.