Etiopia: l’elettrificazione nazionale vede la luce
Il 27 novembre scorso, il primo ministro d’Etiopia Hailemariam Desalegn ha lanciato il Programma di elettrificazione nazionale, con l’obiettivo di fornire servizi elettrici a tutta la popolazione entro il 2025, in anticipo di cinque anni rispetto all’ambizione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Il Programma è stato lanciato all’interno del Mission Electrification Workshop, organizzato in partnership con la Banca mondiale, che ha riunito esperti internazionali e delegazioni da tutto il continente africano. Condividere best practices, imparare dalle reciproche esperienze, e riflettere insieme sulle sfide comuni, sono stati i temi al centro del dibattito durato due giorni ad Addis Abeba.
Elettricità e sviluppo
Con una superfice di 1 milione 104 mila chilometri quadrati e 100 milioni di abitanti, l’Etiopia è il secondo Stato più popoloso del continente africano dopo la Nigeria. Negli ultimi vent’anni, il Paese ha raggiunto considerevoli traguardi: quasi tutti gli i Millennium Development Goals dell’Onu, mentre dal 2005 al 2016 il tasso di crescita annuale del Pil è stato dell’11%, facendo di Addis Abeba l’economia in più rapida crescita della regione.
Tuttavia, con un reddito pro capite di 660 dollari, l’Etiopia rimane uno dei Paesi più poveri al mondo (il 15esimo).
Nel 2015, il governo ha lanciato il secondo Piano di crescita e trasformazione (Gtp II) per il quinquennio 2015-2020. Il Piano consiste nello sviluppo dell’infrastruttura etiope per la diversificazione dell’economia e l’ottenimento dello status di Paese di reddito medio entro il 2025 (ovvero di un Paese in cui il reddito pro capite sia tra 1.026 e 12.475 dollari, secondo la definizione della Banca mondiale).
Accesso universale ai servizi elettrici e modernizzazione dell’economia vanno di pari passo, e sono obiettivi da raggiungersi entrambi entro il 2025. L’Etiopia è caratterizzata da una transizione demografica molto più rapida degli altri Paesi africani, con il 60% della popolazione al di sotto dei 25 anni. Il Gtp II prevede una crescita annua del settore industriale del 20% per la creazione di nuovi posti di lavoro. L’accesso ai servizi elettrici è imprescindibile per non lasciare un’altra generazione al buio.
‘Luce per Tutti’
L’Etiopia ha un contesto energetico unico. È seconda in Africa per capacità installata e disponibile (4.200 megawatt), nonché rinnovabile (idroelettrica, ma con 50.000 megawatt di potenziale solare, eolico e geotermico). Ha un surplus di produzione (con esportazioni già effettive), e negli scorsi anni ha lanciato uno dei piani di elettrificazione più di successo, con l’estensione dell’infrastruttura al 60% del Paese (circa 80% della popolazione), mentre il 10% della popolazione è servito da tecnologie off-grid.

Il Programma di elettrificazione nazionale segna un cambiamento strutturale nella strategia del governo, che passa dall’estensione della rete alla fornitura di servizi. Il Piano riflette un approccio pragmatico con target annuali per connessioni alla rete (65%) o accesso off-grid (35%), con priorità per scuole ed ospedali. Per la prima volta, l’esecutivo di Addis Abeba ha stimato i costi annuali, identificato le immediate necessità di assistenza tecnica, e definito un programma di finanziamento (per il 40% pubblico) per i primi cinque anni di implementazione, per una somma totale di 1 miliardo e mezzo di dollari.
A differenza di altri, l’Etiopia ha adottato un approccio programmatico ed olistico, coinvolgendo gli stakeholders del settore: tutte le istituzioni pubbliche hanno un ruolo da giocare e alle istituzioni finanziare internazionali è richiesto di coordinare le attività per evitarne la frammentazione e duplicazione (conformemente alla dichiarazione di Parigi del 2005 sull’efficacia degli aiuti allo sviluppo).
Il Programma identifica le responsabilità di tutti gli attori per la pianificazione, regolamentazione, ed implementazione delle attività. Il governo è in procinto di creare una direzione generale per l’Elettrificazione (una task-force è già operativa), che guiderà e monitorerà le attività del programma, che dovrà far riferimento a un Comitato direttivo interdisciplinare formato dai principali ministeri, con il compito di risolvere prontamente possibili ostacoli all’implementazione, nonché assicurare l’impatto economico e sociale del Programma.
Risorse finanziarie
Il Gtp II riconosce il ruolo fondamentale degli investimenti pubblici per lo sviluppo del Paese. Tuttavia, l’arrivo di 600 milioni di dollari è previsto da fonti internazionali.
Un approccio ben definito, finanziariamente credibile ed olistico è alla base di un Programma che si presta a diventare il maggiore di tutta l’Africa. La Banca mondiale ha già negoziato un progetto di investimento per 375 milioni di dollari, e altri finanziatori internazionali hanno già dimostrato interesse a farne parte. ‘Berhan Le Hulu’ – l’intento di dare luce a tutti in Etiopia – è ogni giorno più vicino.
L’articolo è stato scritto dall’autrice a titolo personale.